Edifici a 'energia quasi zero', a Cop21 si parla di efficienza
Roma, 1 dic. - (AdnKronos) - Edifici a “energia quasi zero” che riducano al minimo i consumi energetici e utilizzino per lo più energia generata da fonti rinnovabili, per rispondere alla sfida del cambiamento climatico grazie ad innovazione ed efficienza energetica. Come raggiungere questo obiettivo sarà il tema del Buildings Day, evento dedicato all'efficienza energetica in edilizia, in programma il 3 dicembre nell'ambito della Cop21. Officinæ Verdi, player nazionale per l'efficienza energetica nel settore Real Estate (circa 1milione mq gestiti), nell'ambito del Green Building Council partecipa al Buildings Day, per implementare lo scambio di best practice. Il Real Estate, dichiara Giovanni Tordi amministratore delegato Officinæ Verdi, "è uno dei settori con le più alte potenzialità di risparmio energetico: in Italia, il patrimonio edilizio è costituito da 63 milioni di immobili circa (Agenzia delle Entrate 2013) ed è uno dei più vecchi d'Europa. Il 60% degli edifici hanno più di 45 anni, sono antecedenti cioè all'emanazione della prima legge sul risparmio energetico e mediamente consumano il triplo di quelli di recente costruzione, sia per il tipo di materiali utilizzati, che per le scelte progettuali effettuate". L'Enea, aggiunge Tordi, "ha stimato che, in base alle normative e alle politiche incentivanti vigenti, il contributo potenziale del settore agli obiettivi nazionali di efficienza energetica al 2020 ammonta a 4,9 Mtep/anno. Una cifra importante, considerando che il risparmio energetico conseguito al 2013 grazie a politiche e misure di efficienza energetica, raggiungendo gli obiettivi previsti per il nostro Paese al 2016, è stato di 7,55 Mtep”. In Italia, secondo l'Enea, una delle principali barriere allo sviluppo di progetti di efficienza energetica è la loro piccola entità, che comporta tempi di ritorno degli investimenti mediamente elevati e difficoltà nel trovare sul mercato strumenti di finanziamento adeguati. Il sistema bancario inoltre fatica a valutare gli aspetti tecnici dei progetti, passaggio necessario per gestire i rischi finanziari. Officinae Verdi facilita gli investimenti in efficienza energetica svolgendo un ruolo di cerniera tra finanza reale ed economia reale, grazie ad un lavoro di due diligence finalizzato a valutare la sostenibilità economica delle scelte tecnologiche. Primo passo in questo modello è l'energy analysis, che fornisce un quadro di dettaglio dei consumi energetici (elettrici e termici) di un edificio e identifica le aree di inefficienza. In seguito viene elaborato un report per proporre interventi gestionali finalizzati ad ottimizzare il funzionamento di impianti e sistemi, o interventi di riqualificazione vera e propria con tecnologie green-tech. In questo caso, alla proposta è associato un energy plan, con le soluzioni più sostenibili dal punto di vista economico-finanziario per abbattere i costi di fornitura energetica e recuperare competitività. Segue poi il Business Plan, nel quale vengono sintetizzati tutti i parametri dell'investimento e i ritorni dei singoli interventi o degli interventi combinati. Officinae Verdi effettua poi tutte le valutazioni necessarie per l'arrangement finanziario dell'operazione e il coinvolgimento di tutte le parti necessarie per il buon fine dell'operazione (Fondi, Banca, etc). In Europa, la situazione del patrimonio immobiliare è simile a quella italiana, con il 75% degli immobili costruito senza alcun criterio di efficienza energetica: gli edifici assorbono il 40% dei consumi energetici finali e sono responsabili del 36% delle emissioni di CO2. Inoltre, su 160 milioni di stabili, le nuove edificazioni crescono ad un ritmo poco superiore all'1% annuo e il tasso delle riqualificazioni è inferiore al 2% annuo (Fondazione Cartif). Ciò significa che il 75 - 90% degli edifici oggi esistenti sarà ancora in uso al 2050 e che la sfida per l'efficienza energetica si giocherà sulle riqualificazioni energetiche degli edifici esistenti (Commissione Europea).