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Nasce Prothego, un atlante dei rischi per gli oltre 400 siti Unesco europei

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Roma, 4 dic. (AdnKronos) - Nasce Prothego: un atlante dei rischi cui sono soggetti gli oltre 400 siti Unesco europei, nato dal confronto tra i dati satellitari e i pericoli naturali previsti. Un progetto, informa l'Ispra in una nota, che prevede anche una verifica 'a terra' delle deformazioni rilevate dall'alto, con cinque aree pilota: in Italia sono stati scelti i siti di Pompei e il centro storico di Roma, ai quali si aggiungono l'Alhambra di Granada in Spagna ed altri due siti in via di definizione in Gran Bretagna e a Cipro. Si tratta dell'innovativo progetto Prothego (PROTection of European Cultural HEritage from GeO - hazards), scelto nel quadro del programma di Jpi (Joint Program Initiative) per i Beni Culturali dell'Ue 2015-2018 tra gli oltre 350 progetti proposti all'Unione Europea, con il quale si potrà monitorare con precisione millimetrica la stabilità dei siti Unesco in Europa attraverso l'uso dei satelliti. Grazie alla tecnica dell'interferometria satellitare è possibile oggi misurare qualsiasi spostamento superficiale del territorio. Da tempo l'Ispra si muove per l'applicazione in campo ambientale delle nuove tecnologie spaziali e nel caso di Prothego utilizzerà tali tecniche per i beni culturali Unesco presenti sul territorio della più vasta Europa geografica, in modo da monitorare qualsiasi instabilità dovuta a cause naturali (frane, terremoti o altro) o a deformazioni strutturali del bene stesso. Numerosi i partner del progetto: dal focal point dell'Unesco, alle soprintendenze di Roma Capitale e di Pompei, l'Agenzia spaziale europea, l'Agenzia spaziale italiana, l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro.

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