Farfalle di prateria in pericolo, diminuite del 50% in 20 anni in Europa
La presenza degli insetti appartenenti all'ordine dei Lepidotteri è indicativa dello stato di salute degli ecosistemi e della biodiversità
Roma, 22 ago. - (Adnkronos) - Tra il 1990 e il 2011 in Europa le farfalle di prateria sono diminuite di quasi il 50%. Diminuzione che riguarda ben 8 delle 17 specie esistenti (2 rimangono stabili, solo una è in aumento mentre per le restanti non esistono dati certi). Lo rileva il rapporto "The European grassland butterfly indicator: 1990-2011" della European Environmental Agency, l'agenzia europea per l'ambiente. Dati importanti perché la presenza di farfalle è indicativa dello stato di salute degli ecosistemi e della biodiversità. Sul banco degli imputati, secondo il rapporto dell'Eea, ci sono il cambiamento di uso del territorio rurale: l'agricoltura intensiva adottata nelle pianure, dove il terrno è più facilmente coltivabile, e l'abbandono delle aree montane e umide, soprattutto nell'Europa meridionale e orientale. L'agricoltura intensiva, infatti, porta a uniformare le coltivazioni trasformando le praterie in habitat non più adatti alla conservazione della biodiversità. Senza contare l'impatto che l'utilizzo dei pesticidi ha in generale sugli insetti. Ed è così che le farfalle devono accontentarsi, oltre che delle riserve naturali, di terreni marginali, come le banchine stradali. La strategia dell'Ue per la biodiversità riconosce il cattivo stato di conservazione delle praterie che invece dovrebbero essere tutelate sia all'interno delle aree protette di Natura 2000 che nei terreni agricoli ad High Nature Value; il report suggerisce che un nuovo sistema di finanziamento della politica agricola dell'UE potrebbe contribuire a sostenere una migliore gestione dei terreni e che la farfalla di prateria potrebbe essere presa come misura del successo delle politiche agricole.