Roma, 23 nov. - (Adnkronos) - Dalla raccolta al riciclo: il rifiuto non deve essere di proprietà dei consorzi che devono invece limitare la propria attività ai controlli e al coordinamento. Il parere è di Enrico Bobbio, presidente di Polieco, Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene. Come tutte le cose "anche i consorzi invecchiano" e a distanza di 10 anni secondo Bobbio bisogna rivedere il loro ruolo. I Consorzi, dunque, "non devono gestire il rifiuto" che invece "deve essere affidato a quelle imprese, pubbliche o private, all'altezza del compito". La frecciatina è indirizzata ai consorzi del sistema Conai, del quale Polieco non fa parte. Polieco è un Consorzio non ha scopi di lucro al quale sono obbligati ad aderire i produttori e gli importatori, gli utilizzatori ed i distributori, i riciclatori ed i recuperatori di rifiuti, oltre ai soggetti che intendano essere coinvolti nella gestione dei rifiuti a base di polietilene. "I costi del nostro consorzio - spiega Bobbio - sono bassi perché noi sul rifiuto non ci mettiamo mano. Noi controlliamo, indirizziamo e aiutiamo ma non siamo proprietari del rifiuto. Ed è questa la carta vincente". In particolare Bobbio fa riferimento al sistema Conai di cui fa parte anche Corepla, Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica, che vende ad industrie di riciclo i 'prodotti' selezionati, tramite aste telematiche: "anche per Corepla il problema è questo: la gestione del rifiuto". Purtroppo la situazione dei rifiuti in Italia "ha più bassi che alti. Ci preoccupa la situazione di Roma ma non solo. Ci sono problemi anche in Toscana e addirittura in Lombardia". Secondo Bobbio "non si può continuare a gestire il rifiuto con la demagogia. Bisogna essere pratici". Su come migliorare le situazione dei rifiuti e in particolare il riciclo, Bobbio non ha dubbi: "ci vuole la presenza del privato. Sono inutili le isole ecologiche gestite dalle municipalizzate che il rifiuto non lo vogliono". Il rifiuto deve essere affidato "agli operatori che lo vogliono e che sono disposti a comprarlo". Se tutto resta invariato "rischiamo di passare da un'emergenza ad un'altra". Il rifiuto "è una risorsa" commenta Bobbio ma purtroppo spesso viene trasferito all'estero. Il paradosso è proprio questo: "il rifiuto è rifiuto per noi e risorsa per gli altri". Basti pensare che "tutte le nostre pile e batterie vengono per la maggior parte riciclate in Germania e in Francia. Questi sono i controsensi che dobbiamo combattere con un sistema industriale sostenuto e non vincolato da varie leggi. Dobbiamo dare fiducia agli imprenditori" conclude il presidente di Polieco.