Festa di tutte le culture gastronomiche locali al "Terra Madre Day"

Giunta alla quarta edizione
domenica 9 dicembre 2012
Festa di tutte le culture gastronomiche locali al "Terra Madre Day"
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Roma, 4 dic. - (Adnkronos) - Il 10 dicembre sarà il Terra Madre Day, la festa di tutte le culture gastronomiche locali. Giunta alla sua quarta edizione, l'iniziativa promossa da Slow Food che nel 2011 ha registrato la partecipazione di 200 mila persone in 125 Paesi, prevede anche quest'anno festival gastronomici e cene a tema, mercati contadini e visite in fattoria, degustazioni nelle scuole e conferenze con il coinvolgimento di produttori, comunità del cibo, cuochi, giovani, accademici e consumatori appassionati o semplicemente curiosi. Per trovare l'evento più vicino alla propria città basta visitare il sito http://goo.gl/8RuW8. Si potranno riscoprire cereali antichi e ricette tradizionali per fare in casa pani e dolci; partecipare a uno dei tanti incontri tra produttori e co-produttori per conoscere le storie di chi con il proprio lavoro si prende cura della terra e degli animali; conoscere contadini e allevatori che operano nel proprio territorio e toccare con mano le tecniche virtuose con cui il nostro cibo è prodotto; portare con sè i più piccoli a cui sono dedicate iniziative di educazione alimentare e coinvolgenti laboratori. Non mancheranno le cene che vedranno gli chef all'opera con i prodotti dei Presìdi, dalle carni delle razze tutelate da Slow Food al pollo bianco di Saluzzo all'agnello di Alpago. A l'Eat-In di Torino, sabato 8 tutti sono invitati a portare e condividere il proprio cibo, acquistato localmente e preparato in casa, per un pranzo aperto. Anche nel resto del mondo i gruppi locali di Slow Food si stanno preparando: nel campo profughi di Farra a Nablus, in Palestina, in collaborazione con la Youth Development Association e la locale scuola femmnile, si terranno laboratori e conferenze per degustare e ricordare i piatti della tradizione palestinese. A Toronto, in Canada, i soci Slow Food hanno lanciato una sfida gastronomica ai membri delle loro comunità: preparare i pasti utilizzando solo materie prime ed evitando tutti i prodotti industriali, dagli ingredienti strani e impronunciabili, di provenienza non certificata o dal colore improbabile.