Sanremo 2018 e Fiorello, il giudizio pesantissimo su Fiorello e Baglioni: "Avete capito cosa succederebbe se..."
Questa sera ci sarà l' ultima puntata del 68° festival della canzone a Sanremo. Avremo modo di fare un bilancio più articolato, ma adesso mi limiterò a parlare della conduzione che ha visto, a mio parere, una brava e disinvolta Michelle Hunziker, un corretto Pierfrancesco Favino, un Claudio Baglioni che considero bravissimo come autore e interprete di canzoni, onestamente meno come conduttore e un Fiorello che, almeno nella prima puntata, ha fatto la differenza. Leggi anche: Debutto da incubo a Sanremo. Pronti via, Baglioni massacrato Fiorello, che era bravo sin da quando faceva l'animatore nei villaggi-vacanze e che poi è stato lanciato dalla prima edizione di Buona Domenica su Canale5 e, sempre sulla stessa rete, in prima serata, da La febbre del venerdì sera, ha adesso una padronanza della scena e una capacità di essere protagonista senza sgomitare per esser tale. I milioni in più di spettatori che ha portato Fiorello, fanno intendere quale potrebbe essere il successo di un intero festival condotto da Rosario Fiorello. Forse non lo farà mai, perché Rosario è intelligente, sa spendersi con attenzione e proprio una oculata gestione di sé, ha fatto sì che ogniqualvolta compare su un palcoscenico, fa subito gol. A proposito di Sanremo, voglio complimentarmi con un programma de La7, Di Martedì, condotto da Giovanni Floris che, andato in onda contemporaneamente alla prima serata di Sanremo, ha perso solo due punti di share e ha fatto più di un milione di telespettatori. Non cito altri ascolti, che potrebbero apparire imbarazzanti. D'altra parte, si sa, quando c'è Sanremo tutti i canali, Rai e Mediaset, smontano, risparmiano e rimandano la competizione alla settimana prossima. di Maurizio Costanzo