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Gianluigi Nuzzi, le pagelle ai suoi colleghi (e quella spifferata sul suo futuro)

michele deroma
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I casi di cronaca nera di queste ultime settimane, come su tutti il giallo sulla morte di Loris Stival, hanno fatto salire alla ribalta programmi come Quarto Grado, che su Rete4 ha ottenuto una media del 9,3% di share. Un risultato molto importante, se si pensa che rispetto allo stesso periodo del 2013, il programma Mediaset ha guadagnato due punti percentuali e 350 mila spettatori in più. Le parole di Nuzzi - Fa fatica a non esaltarsi il conduttore di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi, intervistato da Italia Oggi: "Per mia fortuna - dice Nuzzi - sono in un'azienda molto attenta a valorizzare i suoi volti. Al mio futuro ci sta pensando l'azienda. Per me sarebbe un esercizio emotivo pericoloso: mi monto la testa, ho pretese e vado a chiedere. So bene che il risultato di un programma va letto all'interno delle dinamiche di rete e di reti, lo share è solo un elemento. A Quarto Grado la conduzione deve essere armonica, non un solista ma tanti inviati: un concetto di squadra su cui ho insistito molto. Poi, evidente, la caratterizzazione del conduttore è importante, perché da me i telespettatori si aspettano notizie, rigore, serietà, senza pietismi: il conduttore fa il direttore d'orchestra, e io sono molto riconoscente alla squadra, tanto che a breve andrò in direzione a chiedere un aumento di stipendio".  Le pagelle - Nuzzi, poi, rivela cosa potrebbe riservargli il futuro: "Quarto Grado potrebbe sbarcare su Canale 5: me lo hanno chiesto, e ci sono tanti elementi da valutare prima di prendere una decisione. Problemi nel passare dalla redazione di Topolino alle vicende di cronaca nera? Enzo Tortora mi disse: Io sono nazional popolare, glielo dico con orgoglio. E' una frase che mi fece riflettere. Perchè è molto difficile esserlo, è più facile parlare a pochi eletti. Io sono come prima: ho contatti con tutti, e poi la mia faccia e il mio sguardo intimoriscono un po'...". Infine Nuzzi aggiunge che, tra i conduttori televisivi, in cima alla sua lista di preferenze c'è Michele Santoro: "E' il miglior conduttore vivente: ha un suo modo di riferimento, ci sono i buoni e i cattivi, ed è riuscito per molto tempo a portarsi dietro gli ascolti".  

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