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Michele Santoro senza pietà: "taglia" i giornalisti della sua società, da 24 a 10

Alessandra Menzani
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Michele Santoro, da quando ha lasciato La7, non fa più niente in televisione. Ha ancora una redazione, quella della casa di produzione Zerostudio: dovrebbe realizzare alcuni progetti ma per il momento è ferma. Inevitabile il bisogno di snellire il personale. Alla fine del 2014 alla Zerostudio lavorava una squadra di 24 giornalisti, ma ora ne figurano solo dieci,  tra cui Giulia Innocenzi e pochi altri, come racconta un articolo di Italia Oggi.  I progetti a cui la squadra di Santoro sta lavorando sono  tre: una docu-fiction lunga e di approfondimento; una docu-fiction più veloce e legata alla attualità; contenuti per alimentare il sito di Servizio Pubblico, che va avanti (con molto materiale di repertorio) nonostante la fine dell'avventura in tv. Abortito, invece, il progetto di collaborazione del sito del Fatto quotidiano, che è socio della Zerostudio. Ma per ora è tutto fermo. Italia Oggi ipotizza un ritorno in tv di Santoro in Rai, visto il buon rapporto con il consigliere di amministrazione Carlo Freccero. Intanto Zerostudio, dopo i 12,4 milioni di ricavi e 1,4 mln di utili nel 2013, nel 2014 la società aveva visto contrarsi parecchio sia i ricavi, pari a 9,9 mln, sia gli utili, di appena 116 mila euro. I primi sei mesi del 2015 si sono chiusi con ricavi attorno ai sei milioni di euro.

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