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Eva lascia i Cesaroni in punta di scarpetta

È la sexy ballerina del moderno Flashdance

Silvia Tironi
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“I Cesaroni” li rifarei mille volte, ma in Italia ti etichettano. E io sono troppo giovane per non desiderare di crescere professionalmente». Con queste dichiarazioni a “Tv Sorrisi e canzoni”, Alessandra Mastronardi l'ha detto chiaramente: ok aver vestito finora i panni di Eva, personaggio amatissimo della popolare saga targata Publispei, ma è arrivato il momento di spiccare il volo. L'occasione per il grande passo, dopo una parte secondaria nella serie Sky “Romanzo criminale” (che tornerà a girare a dicembre), è il tv-movie “Non smettere di sognare”, prima fiction Mediaset interamente fatta in casa (ripresa e post-prodotta a  Cologno Monzese, usando il digitale HD), in onda su Canale 5 il 3 giugno in prima serata: una fiaba moderna che la vede finalmente protagonista assoluta nei panni di Stella, aspirante ballerina che riesce infine nel suo intento, dopo essersi divisa - un po' come nel film “Flashdance” - tra un lavoro duro di giorno e l'attività serale di cubista in discoteca, grazie ad un talent show sullo stile di “Amici”. «Si tratta di una favola piena di speranza e citazioni cinematografiche che non sarà priva di scene spettacolari», spiega il regista Roberto Burchielli, «abbiamo mostrato i due modi possibili per entrare nel mondo dello spettacolo, uno è il talento e l'altro è l'uso di scorciatoie poco pulite. Ovviamente abbiamo favorito il primo. Quello che si deve sottolineare è che Stella è scelta dal pubblico, non arriva alla sua meta attraverso compromessi», ribadisce la Mastronardi, «credo che questa storia possa succedere a qualsiasi ragazza, non raccontiamo niente di irreale». Nel cast anche Roberto Farnesi nel ruolo di un produttore che si innamora della protagonista, Benedetta Valanzano come antagonista, Oriella Dorella e, in un cameo, Massimo Boldi e Pamela Prati. «“Non smettere di sognare” è, con altri progetti, apripista per capire come innovare la fiction, un settore di rilevanza strategica all'interno del nostro palinsesto», spiega Giancarlo Scheri, direttore della fiction Mediaset, «di anno in anno la nostra produzione aumenta in maniera esponenziale e la scelta di produrre “in casa” ci offre l'opportunità di utilizzare le maestranze presenti all'interno dell'azienda con un mirato controllo sui contenuti e sui costi del prodotto. Se il tv-movie dovesse risultare un successo, potrebbe trasformarsi in un prodotto seriale orientato principalmente per un pubblico tra i 15 e i 25 anni». Se così dovesse essere, Alessandra Mastronardi potrebbe finalmente togliersi l'etichetta di Eva. Anche se poi, probabilmente, il pubblico le metterebbe quella di Stella. Donatella Aragozzini su Libero di lunedì

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