Fabrizio Frizzi, Carlo Conti: "Dopo la sua morte in tanti hanno provato a...". La rivelazione più dolorosa
"Da quando sono tornato a L'Eredità niente è stato facile". Carlo Conti in una intervista a Repubblica, parla della morte dell'amico Fabrizio Frizzi: "Avrei preferito essere ovunque ma non in quello studio. Con Fabrizio il legame era forte, stretto, vero. È una ferita che rimarrà nel cuore". Leggi anche: Carlo Conti e Frizzi, dopo il silenzio lo sfogo: "Uno strazio che toglie le parole, mi chiamava..." Anche perché il loro non era un legame recente: "Eravamo amici da sempre, ci siamo sentiti uguali, ci eravamo riconosciuti: stessa leggerezza, stessi valori nella vita, stessa serenità nel prendere nel modo giusto il lavoro. Siamo stati testimoni di Telethon, dell'Airc", ricorda Conti. "Quando Fabrizio ha fatto Tale e quale ormai era fratellanza. Lo sentivo davvero come un fratello". E rivela, sulla Rai, accusata di aver messo da parte Frizzi: "In tutte le carriere ci sono alti e bassi, è un diritto di chi fa televisione scegliere, siamo liberi professionisti. Però il legame vero è quello con la gente, il pubblico e il tempo sono gli unici giudici del nostro mestiere. Un programma può andare meglio o peggio, ma il rapporto lo costruisci. Fabrizio l'aveva costruito". Conclude: "Non sa quanti mi hanno fermato per farmi le condoglianze e consolarmi come se fossi un parente. Hanno capito che il nostro era un rapporto vero. Ma sono cose private".