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Niccolò Bettarini, l'ultra skinhead confessa: "Così l'ho ferito con il coltello"

Gino Coala
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Ad accoltellare Niccolò Bettarini fuori la discoteca Old Fashion di Milano sarebbe stato un ultrà interista. In una memoria depositata dagli avvocati Rober Ranieli e Antonella Bisogno, ci sarebbe l'ammissione del 29enne Davide Caddeo, uno dei quattro imputati al processo per tentato omicidio contro il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura, di aver sferrato una coltellata. Secondo il pm, invece, l'ultrà skinhead dell'Inter ne avrebbe inflitte almeno otto. Leggi anche: Bettarini jr positivo agli stupefacenti dopo le coltellate prese fuori la discoteca A processo, oltre a Caddeo, ci sono altri tre imputati, tutti accusati a vario titolo di tentato omicidio, lesioni e porto d'armi abusivo: alla sbarra ci sono quindi Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albani Jakej. La sera in cui era stato aggredito, Bettarini è stato prima colpito con calci e pugni e poi è stato ferito con diverse coltellate. Bettarini jr era stato quindi trasportato d'urgenza all'ospedale Niguarda, dove ha subito un delicato intervento chirurgico alla mano destra, per un nervo lesionato dai fendenti. Gli imputati, tutti con precedenti penali, rischiano fino a 10 anni di carcere.

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