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Gabriella Carlucci, la ricordate? Oggi torna alla carica: "Ho lo stesso coraggio di Matteo Salvini"

Maria Pezzi
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 È stata deputato nel Centrodestra per tre legislature e sindaco della cittadina pugliese Margherita di Savoia, ora si batte per il cinema. Alta e slanciata, Gabriella Carlucci conserva la bellezza e il carisma dei tempi di Portobello, dove debuttò come inviata di Enzo Tortora. Ora promuove il cinema italiano, ma per lei che in politica è riuscita ad ottenere il tax credit è quasi un atto dovuto. Come realizzare un festival di cinema a Marettimo (Trapani), in un' isoletta dove non esiste un cinema. Signora Carlucci, 13 anni in Parlamento cosa le hanno insegnato? «Ad interessarmi dei problemi dei giovani italiani. Mi sono occupata di cinema, cultura, finanziamenti. Oggi voglio aiutare chi ha talento, voglio rendere il nostro cinema più forte». È direttore artistico di tre festival, che obiettivi ha? «Come Direttore Artistico di Fiesta, festival italo-spagnolo di Palma de Maiorca, e del festival italo-serbo di Belgrado, il mio obiettivo è vendere il nostro cinema e fare co-produzioni. All' estero l' Italia è amata, abbiamo insegnato a tutto il mondo come si fa il cinema». Come donna, quanto ha dovuto combattere per portare avanti le sue idee? «Ho sempre combattuto, anche la politica è maschilista. Non ci sono differenze tra maschi e femmine, semmai tra uomini e donne stupidi e uomini e donne intelligenti, capaci di rendere ogni cosa più semplice. Anche una legge». Per approfondire leggi anche: Milly Carlucci, confessione privatissima La sua più grande qualità? «La tenacia. Si ricorda il cartone animato di Willy il cojote? Mi può passare sopra un treno, ma io mi rialzo, mi pulisco e proseguo. Se non si fa così, non si va da nessuna parte». E la politica di oggi? «Rispecchia i tempi. Abbiamo un debito pubblico accumulato in tanti anni e finché facciamo parte dell' Europa, siamo condizionati da questo problema. Una spada di Damocle che ci trasciniamo da sempre». Non trova che ci siano troppe differenze anche strutturali tra Nord e Sud? «Il Sud deve avere le stesse possibilità del Nord. Un esempio? Perché l' alta velocità si ferma a Salerno? Spero che i nuovi rappresentanti al Parlamento europeo si facciano sentire». Cosa pensa di Salvini? «Mi piace, e sa perché? In tutti questi anni abbiamo sempre detto che l' Italia da sola non poteva farcela ad accogliere tutti gli immigrati. L' Europa doveva intervenire... ma abbiamo avuto solo porte in faccia. Ci voleva uno che battesse i pugni sul tavolo e dicesse basta! Certo non è la soluzione definitiva, ci vuole collaborazione». Lei ha collaborato? «Lo faccio da volontaria. Lavoro per un' associazione che si chiama Casa Africa, ognuno di noi li aiuta, ci sentiamo in dovere di farlo. Gli italiani? Non siamo noi i cattivi». Un ritorno in politica? «Sono sempre parte del Centrodestra, sono a disposizione, ma per costruire». Figlia di un colonnello, famiglia borghese, tre sorelle modello: Milly, Anna e lei. I suoi genitori cosa vi hanno insegnato? «La lealtà e la moralità. Siamo riuscite a conservare il meglio di ciò che ci hanno trasmesso, l' amore per le nostre famiglie e i valori della vita». Mai capitato di fare un errore, anche involontario? «Forse è capitato, ma alla fine qualche errore mi è servito. Essere impulsivi a volte è un merito. Lo ammetto, sono una donna coraggiosa». di Annamaria Piacentini

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