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Piero Chiambretti, l'incoronazione del big di Mediaset: "Perché il suo programma merita attenzione"

Cristina Agostini
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In queste settimane è tornato in tv Piero Chiambretti con CR4, La Repubblica delle Donne. Nella prima puntata abbiamo visto una lunga e tenera intervista alle gemelle Kessler, non più giovanissime ma pur sempre dotate di grande stile. Poi c'era Iva Zanicchi, Antonella Elia, Lory Del Santo e altre presenze. Fra tutti, svettava Cristiano Malgioglio vestito in maniera assai improbabile. Il programma non ha avuto grande riscontro, eppure merita attenzione perché c'è uno sforzo creativo, il desiderio di proporre, nel già visto, qualcosa di nuovo. Come viene Natale così sappiamo che arriva lo Zecchino d'Oro, condotto da Antonella Clerici, interpretato dal coro dell'Antoniano e con la co-conduzione di Carlo Conti per una o più puntate. È un appuntamento irrinunciabile, perché intere generazioni sono cresciute con 44 gatti e analoghi successi. Quella nata nel periodo di 44 gatti, rappresenta una delle generazioni nate con la tv. Chi scrive, a quell'età, poteva a malapena sentire la radio. La televisione non c'era ancora. Torno a scrivere che bisognerebbe far tornare, su Raidue, il sabato e la domenica, Mezzogiorno in famiglia. Lo conducevano Massimiliano Ossini, Adriana Volpe, Sergio Friscia. Ma la cosa interessante di questo programma è che ogni settimana si collegava con un piccolo paese di provincia e ci faceva conoscere bellezze artistiche, usi, costumi, folclore. Ritengo che la Rai, in quanto servizio pubblico, debba aiutare la conoscenza di tante interessanti piccole realtà italiane. Chissà, forse, ora, Michele Guardì può tornare a dirigere questo programma.

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