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Striscia la Notizia, l'incubo di Gerry Scotti: "Cosa sono costretto a fare per evitare querele"

Caterina Spinelli
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Quello di Gerry Scotti non è un mestiere semplice. A raccontare le difficoltà televisive è lo stesso conduttore Mediaset che, ospite all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha ammesso: "A Striscia la Notizia il copione è fondamentale. Devo leggerlo in continuazione perché lì ogni parola è a rischio querela. In tribunale poi ci vanno gli autori, mica io". Non è una novità che il telegiornale satirico in onda da diversi anni sia incappato in diatribe giudiziarie: da Chiara Nasti a Claudio Baglioni, sono stati in numerosi a prendersela con le inchieste del programma di Antonio Ricci.  Leggi anche: Striscia la Notizia, il fuorionda di Mara Venier a Domenica In: sbrocca contro tutti Poi Gerry si lascia andare anche a ricordi della gioventù passata: "Io vengo da una famiglia modesta ma ero molto curioso, ho fatto il liceo classico e i prof dicevano ai miei: 'Ma cosa se ne farà questo ragazzo di latino e greco? Non era meglio fargli fare un istituto professionale?'. E invece poi mi è servito perché il sapere viene sempre fuori e […] un conto è conoscere mille parole, un conto 10 mila". Anche questo è un segreto del mestiere.

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