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Sanremo 2020 tiene in piedi i palinsesti: da Bugo e Morgan alla Lamborghini, il Festival è ovunque in tv

Gabriele Galluccio
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Però, dura parecchio quest'anno Sanremo... In teoria è finito nella notte di sabato 8 febbraio, dieci giorni fa, ma in pratica è iniziato esattamente quel giorno. Nel senso che appena è stato proclamato il vincitore Diodato si è aperta un'altra questione ovvero il divorzio mediatico di Morgan e Bugo che ormai sono più remunerativi di Fedez e Chiara Ferragni. Ma non sono gli unici. Di solito le polemiche post-kermesse si esauriscono in due giorni, quest'anno le cose sono andate diversamente. Chi accende la tv e guarda i siti vede essenzialmente due cose: il Coronavirus e la polemica Morgan-Bugo. Che si dividono gli spazi essenzialmente così: il primo va da Barbara d'Urso a Mediaset a cantare la canzone incriminata di Endrigo, il secondo saldo in Rai, ora da «zia» Mara Venier a Domenica In ora a Quelli che il calcio. MACCHINA DELLA VERITA' Ogni giorno conosciamo un imperdibile tassello in più nella ricostruzione di quanto è successo sul palco di Sanremo: domenica, addirittura, la d'Urso ha allestito una docu-fiction con attori che interpretavano i due litiganti. Pare che domenica prossima Morgan si sottoporrà alla macchina della verità. Intanto i versi con cui ha insultato l'ex amico sono più famosi ormai di Leopardi, riempiono i bigliettini di San Valentino dei Baci Perugina, affollano i social, diventano scritte sulle magliette, sono tradotti in inglese per illustrare vignette con la Regina Elisabetta che le canta a Meghan Markle. Il foglio originale dove l'ex Bluvertigo ha scritto le parole infuocate è all'asta su eBay, come promesso. Dopo un'ora, le offerte hanno superato 2500 euro. Sanremo è come il maiale, nulla si butta via. Tutte le star uscite dall'Ariston hanno fatto schizzare gli ascolti delle varie trasmissioni Rai, da quelle del mattino a Italia sì del bravo Marco Liorni. Ha ragione Morgan quando dice che la vera vincitrice di Sanremo è la sua canzone (chiamiamola così) e non quella di Diodato. Che comunque pure lui si è assicurato una copertura mediatica sebbene più mirata e meno popolare. Dopo Sanremo è apparso su La7 a Propaganda Live dove è diventato il nuovo idolo della sinistra italiana dichiarando il suo amore per la ong di Casarini "Mediterranea". Ha fatto il 5%, non male per Zoro e C. L'autore di Rumore rimane umile bazzicando sempre nei soliti locali di Porta Romana a Milano, dove vive anche suo fratello Gaetano, e intanto si prepara per il lancio internazionale all'EuroFestival di Rotterdam, evento in cui rappresenterà l'Italia il prossimo maggio. URBI ET ORBI Intanto, qui da noi, godiamo della presenza urbi et orbi di Elettra Lamborghini che spazia da Domenica In dove regala allegri siparietti con la Venier all'Assedio con la più algida Daria Bignardi sul canale Nove, dove la settimana prima si era già materializzata Elodie, altra "vincitrice morale" della kermesse appena finita. La stessa Elodie anima i gossip "postumi": il sito Tpi racconta di una lite dietro le quinte con Marco Masini perché lui l'ha definita «troppo magra». Dopo un'ospitata da Fabio Fazio, invece, Achille Lauro sta decidendo dove riapparire, il piccolo schermo gli sta stretto, lui ormai è su un altro pianeta. Sembra più interessato all'arte e alla moda. Ieri era alla sfilata di Gucci confermando un sodalizio iniziato sul palco di Sanremo con le sue ormai celebri performance tra il musicale e il teatrale. Ed è stato incoronato addirittura direttore creativo Elektra Records (con tanto di protesta di Sony), l' etichetta che ha lanciato AC/DC, Queen, Doors. Ormai è irraggiungibile, della tv se ne frega. di Alessandra Menzani

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