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Dal cinepanettone a Sanremo, è sparita la gnocca...

Luciana Littizzetto e Fabio Fazio

La sobrietà che piace alla Boldrini contamina la tv: addio alle bellone

Andrea Tempestini
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Gli scorsi anni, in questo periodo, gli uomini avevano una consolazione e una certezza: il cinepanettone ad altro contenuto di gnocca.  Nelle locandine dei vari Natale a... dominavano gigantesche figure femminili in pose interessanti, loro erano Aida Yespica,  Belen Rodriguez, Michelle Hunziker, Sabrina Ferilli,  Vanessa Hessler, Elisabetta Canalis, Alena Seredova e  Megan Gale per andare davvero indietro nel tempo.  Da due stagioni a questa parte, oltre ad essere frustrato per la crisi economica che non gli dà tregua e per i politici uno più deprimente dell'altro, l'italiano medio ha la doppia delusione del film festaiolo  low profile.  Una desolazione. Nei poster delle commedie di De Laurentiis (Colpi di fortuna) oggi dominano Luca e Paolo, il mitico Christian De Sica, il Solito idiota Francesco  Mandelli e Lillo & Greg, ma di donzelle nemmeno mezza. Nemmeno una Fico, una Cecilia Rodriguez se la sorella Belen ha di meglio da fare, una tronista in saldo,  nulla. L'anno scorso con Colpi di fulmine non andò meglio: nella locandina  c'erano Luisa Ranieri e  Arisa. Poi si stupiscono perché gli incassi  sono in caduta libera... L'ondata puritana la si nota al cinema ma anche in  televisione. Non solo perché Miss Italia è stata relegata su La7 dopo la bocciatura della Rai. Ad essere colpito dalla strage di gnocca è l'altro simbolo nazionalpopolare italiano per eccellenza, ovvero il Festival di Sanremo.  Nella prossima edizione, targata ancora Fabio Fazio, saranno quattordici i concorrenti in gara, e le donne solamente quattro.  Pochine. E anche qui la più elettrizzante è Arisa (a questo punto è la nostra eroina). Le altre sono Noemi, Antonella Ruggiero e Giusi Ferreri. Uno può dire: devono cantare, mica sculettare. Verissimo, ma comunque manca lei, l'insindacabile valletta. Pippo Baudo ne aveva due, Fazio l'ha rottamata. O, almeno per ora, non se ne ha traccia, non è prevista nessuna Bar Rafali o Bianca Balti. Faremo a meno dell'angelica figura femminile che ha un posto fisso in ogni edizione, quella che critichi, ammiri, giudichi, quella che scende la gradinata e fa sognare. Non attira l'attenzione solo degli uomini; sono le telespettatrici le prime che aspettano di vedere le proprie simili in tv anche solo per decretare che «ha i denti storti». Invece l'unica che da due edizioni ha questo ruolo è Luciana Littizzetto, e capiamo bene che così si vince facile.  Questo è il risultato del boldrinismo, delle battaglie contro i reality alla Isola dei famosi e a Miss Italia, e prima ancora dell'ondata di sobrietà montiana che ha messo il Loden (e le mutande) alla tv e all'Italia intera.  Già i fenomeni anni Novanta come i «calendari porcelli» quasi non esistono più (ad eccezione della solita Fico), già da tempo i giornali hanno smesso di mettere in copertina ragazze svestite. Ma  mesi di intercettazioni, vallettopoli, ricattopoli, presunte raccomandazioni, Ruby, Barbare Guerra vestite da poliziotto ad Arcore, cene eleganti,  hanno provocato questo: una specie di rigetto collettivo (o solo degli addetti ai lavori) verso la donna bella e provocante, un neo puritanesimo. Molto corretto ma un po' ipocrita, forse. E tanto noioso. di Alessandra Menzani

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