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Sanremo 2014, la Corte dei Conti: "Ridurre i costi del Festival"

I giudici contabili bocciano i conti della Rai: "Bisogna ridurre le spese, soprattutto quelle del Festival, troppo costose le ultime edizioni"

Ignazio Stagno
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Che Sanremo fosse costoso per le casse della Rai lo sanno tutti. Buona parte del canone pagato dai contribuenti viene investito da viale Mazzini per pagare produzioni, cachet e conduttori che producono con i loro show poche entrate pubblicitarie per il nostro servizio pubblico. Così ora degli sprechi della Rai se n'è accorta pure la Corte dei Conti. I giudici contabili hanno rivelato "sprechi eccessivi nelle edizioni 2011 e 2012". Così la Corte invita a "ridurre i costi di produzione in particolare quelli riconducibili al festival di Sanremo, alle fiction e alla programmazione finanziata con fondi diversi da quelli derivanti dal canone radiotelevisivo" si legge nella relazione in merito alla gestione finanziaria della Radiotelevisione Italiana per il 2011 e 2012. I risultati dello studio eseguito dalla Corte evidenziano come molti siano ancora gli interventi da fare sul fronte delle efficienze e dei costi, ma come sia centrale una maggiore incisività nella lotta all'evasione del canone per rimettere in equilibrio la situazione contabile. L'evasione del canone è stimata nel biennio nell'ordine del 27% circa. Nel biennio in rassegna, come negli esercizi precedenti, si è registrato lo sbilancio negativo tra ricavi e costi della produzione, nella misura di 23,3 milioni di euro (2011) e di 215 milioni di euro (2012), segnale preoccupante per la situazione economico-patrimoniale e finanziaria della Società di proprietà pubblica" spiega la Corte. Basta sprechi - Infine arriva un suggerimento da parte dei giudici contabili per porre un freno alle spese allegre di viale Mazzini: "Nel delineato contesto, va segnalata l'esigenza di assumere tutte gli interventi che si riterranno più idonei per mantenere sotto stretto controllo l'andamento del costo del lavoro e degli oneri connessi. La Corte ribadisce inoltre la decisiva necessità che la Rai attivi comunque ogni misura organizzativa, di processo e gestionale, idonea ad eliminare inefficienze e sprechi, proseguendo, laddove possibile e conveniente, nel percorso di internalizzazione delle attività e concentrando gli impegni finanziari sulle priorità effettivamente strategiche, con decisioni di spesa che siano - singolarmente e nel loro complesso - strettamente coerenti con il quadro di riferimento". Crozza all'Ariston? - Intanto al Festival di Sanremo per risparmiare hanno deciso di chiamare sul palco dell'Ariston ancora una volta Maurizio Crozza. Il comico genovese già lo scorso anno aveva fatto discutere per la sua imitazione di Silvio Berlusconi a pochi giorni dal voto del 25 febbraio. Ora secondo alcune indiscrezioni, Crozza potrebbe tornare magari per parlare delle beghe del Pd e dell'estenuante staffetta Renzi-Letta per palazzo Chigi. Un dubbio resta. Quanto prenderà Crozza per il suo monologo all'Ariston? La Corte dei Conti di sicuro terrà d'occhio Foazio&Co. 

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