Ricci difende le veline: me le ispirò l'Espresso
E assicura: "Quante frecce all'arco di Striscia"
“L'atmosferadi questa estate è stata davvero frizzante”. Al di là di ogni previsione. “L'estateha portato tante frecce al nostro arco. Siamo in un bel brodino di giuggiole”. Antonio Ricci, patron di ‘Striscia lanotizia' anno 22esimo, che in questa edizione avrà come sottotitolo ‘la vocedell'influenza', è un fiume in piena. E in occasione della presentazione del tgsatirico (“siamo un finto telegiornale che racconta fatti veri”, dice) silancia in una strenua difesa delle veline. Che sono una sua creatura: Nasconoda me, spiega, “che guardavo Espresso e Panorama che mettevano in copertina ledonne semi-nude per trattare qualsiasi argomento”. E così ecco che nascono leveline. “Che per ruolo non devono parlare in trasmissione”, sottolinea Ricci, “perchéla donna è un attaccapanni”. Ovviamente la sua è una “provocazione”, precisa ilpapà di Striscia, “in quanto è compito della satira creare dibattito e toglierepregiudizi e false credenze”. “Tuttal'estate abbiamo subìto un attacco sconvolgente sulle veline; il nome veline hafatto il giro del mondo. Ora bisogna stabilire chi sono”, prosegue Ricci. “Fortidel fatto che le nostre non sono state coinvolte in uno scandalo, cominciamo amettere i puntini sulle i”, puntualizza, ricordando l'episodio di un inviatoinglese che ha chiesto di poter vedere la trasmissione: doveva capire chi sianole tanto famose e soprattutto famigerate veline. Ma che delusione: “Le velinefanno veramente questo?”, ha domandato alla fine della presa visione dei videoche riprendono le veline in puntata e tutte intente nei loro stacchetti eimpegnate nelle televendite. Insomma, tanto rumore per nulla. E soprattutto “unservizio che non è mai andato in onda. Questo dà l'idea del delirio di questitempi”. Tempi in cui ogni scandalo (soprattutto se di mezzo c'è il gentil sesso)è attribuito al presidente del consigli Silvio Berlusconi. E alle suetelevisioni. Che hanno ‘inventato' il Drive In. Mamma mia “che scandalo”, se laride Ricci. “Far venire fuori che l'usodel corpo delle donne è attribuibile alle tv di Berlusconi è unamistificazione, non è vero. Secondo alcuni l'origine di tutti i mali èattribuibile a Drive In, una trasmissione parodistica e di satira come tuttequelle che facciamo noi. Era fatta dai più bei cervelli della satira disinistra italiana, Ellekappa, Staino, Gino e Michele..., in un momento in cui la tv era censurata datutte le parti Drive In era la libertà e ora, per convenienza politica, èdiventata la trasmissione che ha sdoganato le tette”. Nel mirino del patron diStriscia c'è anche la libertà di stampa: “Con le nostre 250 denunce ne viviamosulla nostra pelle la mancanza, ma dobbiamo partire da dati reali”. Con tuttoquesto Striscia la notizia è pronta a ripartire. Le telecamere dovrebberoaccendersi lunedì prossimo, il 21 settembre, a meno di uno slittamento per ifunerali di Stato per i sei militari morti a Kabul. L'appuntamento è su Canale5, alle 20.40 circa: il cast è interamente confermato, Ezio Greggio ed EnzoIacchetti al timone (per il 16esimo anno insieme) e le veline Federica Nargi(la mora) e Costanza Caracciolo (la bionda). “Siamo pronti a tentarenell'impresa di consegnare nuovi tapiri a personaggi sempre più in vista”,promettono. Nessuna indiscrezione sui nomi, ma già si annuncia una nuovarubrica con protagonisti i cittadini, che offriranno soluzioni a problemidiffusi, e “l'intellettuale” Ugo Eco, “un personaggio con più volti, pronto aregalare divertenti massime”, assicura Ricci. Silvia Tironi