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Claudio Lippi, una esplosiva rivelazione sul futuro della Rai: "Pandemia e direttori, forse questo autunno..."

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«Sono apparso in tv quando nessuno se lo aspettava e me ne sono andato quando nessuno lo avrebbe mai detto: sono fatto così, sono un jolly, non do garanzie di presenza o di assenza». Con la sua solita ironia Claudio Lippi scherza sulla propria presenza, un po' intermittente, in tv: nonostante i successi riscossi come padrone di casa de Il pranzo è servito, Mai dire gol, Buona domenica, da alcuni anni non ha più uno show tutto suo. La Rai lo utilizza ancora, ovviamente, ma più come supplente in occasioni di emergenza (sostituì in corner la Clerici a La prova del cuoco) o come solido comprimario.

Non le pesa dover aspettare il suo momento, seduto in panchina?
«In panchina c'è passato persino Maradona quindi no, non è una situazione ai miei occhi penalizzante. Lo accetto come un dato di fatto, consapevole che non si tratta di una attesa eterna: non esistono solo Rai e Mediaset a questo mondo... Però, le dirò, forse ora è un vantaggio ritrovarsi in panchina».

Cosa intende?
«Per una serie di ragioni, tra cui la pandemia e l'avvicendamento dei direttori, quest' anno l'offerta autunnale è stata costruita frettolosamente e potrebbe riservare delle sorprese. Potrei risultare utile alla Rai prima di quanto non si possa pensare. Nel frattempo, comunque, sto ragionando con due reti per quanto riguarda il 2021».

Nel frattempo si è anche proposto online, lanciando su Yotube e Facebook il canale Tuby Tv: un modo per tornare a fare la tv che piace a lei, stavolta da protagonista?
«Molto più semplicemente mi piace conoscere, sperimentare, variare e finché ne avrò la forza continuerà a farlo. I social non sono poi così diversi dalla tv: cambia solo il linguaggio, non i contenuti. A settembre su TubyTv lanceremo il primo talent show web: aspiranti cantanti, divisi per categorie, si misureranno tra loro con delle cover, per poi proporre un inedito. Racconteremo anche la loro storia: da dove vengono, cosa sognano...».

Somiglia molto a X Factor: non teme una reazione di Sky?
 «Se Sky si arrabbierà, prenderà dello Xanax e gli passerà... (ride, ndr) Non ci vedo francamente un plagio: solo il genere è assimilabile. Diversamente, Sky si sarebbe dovuta arrabbiare ben prima, con Amici o con The Voice. A proposito, mi è piaciuta molta l'idea di una versione over di The Voice, con concorrenti sopra i 60 anni. Anche noi non metteremo limiti di età: escludere qualcuno è puro razzismo».

Non potrebbe essere invece una valutazione di mercato, fatta a ragion veduta dalle case discografiche?
«Le case discografiche hanno ben poco da pretendere perché sono morte. È chiaro che un 70enne avrà un futuro professionale minore, ma non si possono celebrare le esequie di una persona che ancora non è morta. La discriminazione per l'età è una piaga diffusa: anche in tv, anche nel mio caso».

So che vuole gareggiare al prossimo Sanremo. La sua collocazione ideale non sarebbe però al Dopofesival?
«È dal 1972 che faccio il mestiere del conduttore e sono sempre stato pronto ad accettare la chiamata a Sanremo. Ma mi devono chiamare: non mi propongo da solo. Tra l'altro a oggi tutti hanno condotto egregiamente il festival. Non ho mai pensato: "Io lo avrei fatto meglio". E poi, diciamolo: Sanremo è l'unico evento che sopravvive a prescindere dalla conduzione. Persino le edizioni presentate dai "figli di" (Gianmarco Tognazzi, Rosita Celentano...) hanno fatto ascolti buoni nonostante la conduzione disastrosa».

C'è chi si aspettava che dessero a lei la conduzione de La prova del cuoco, dopo l'uscita della Clerici.
«A Elisa serviva un supporto che fosse significativo, gradito ma non prevaricante. Mi sono messo volentieri a sua disposizione. Se mi avessero affidato il programma avrei accettato la proposta ma chiedendo di poterlo stravolgere e cambiando anche il titolo: La prova del cuoco è un tutt'uno con la Clerici. Mi spiace comunque che la Rai lo abbia chiuso: gli ascolti erano in calo anche prima e potevano aspettare almeno ottobre, data in cui lo show avrebbe festeggiato i 20 anni di messa in onda».

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