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Aresgate, Alberto Tarallo si scaglia contro Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra: "Attoruncoli senza né arte né parte"

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I pm continuano a indagare sulla morte di Teodosio Losito. Dopo le testimonianze giunte negli ultimi giorni da diversi personaggi che hanno avuto a che fare con l’Ares, la casa di produzione di Losito, direttamente o indirettamente (già sentiti, tra i vip, Gabriel Garko, Barbara d’Urso, Massimiliano Morra, Adua Del Vesco/Rosalinda Cannavò e Giuliana De Sio), in procura è stato il turno di Nancy Brilli. L’attrice aveva parlato dell’Ares, mentre ha rotto il silenzio la figura più importante dell’intera vicenda, Alberto Tarallo, tramite un’intervista al Corriere della Sera.

 

 

 

Nancy Brilli è stata ascoltata come persona informata sui fatti per alcune ore. L'incontro si è concentrato sul rapporto di lavoro che la Brilli ha avuto con la casa di produzione, ora fallita. Fiction come “Il Bello delle Donne”, “Donne Sbagliate”, “Caterina e le sue figlie”. Non ha rilasciato dichiarazioni, ma suo tempo l'attrice parlò con Dagospia a cui rivelò di non avere rapporti con Tarallo da molto tempo. “Da un giorno all’altro sono stata eliminata dalla produzione. Non era gente cui con avessi particolarmente passione a lavorare. C’erano persone che non mi piacevano, la gestione non era chiara. So che fino al giorno prima lavoravo e il giorno dopo non lavoravo più” aveva detto.

 

 

 

 

Mentre Alberto Tarallo si scaglia contro gli attori che hanno gettato ombre sul suo operato. “La vendetta miserabile di attorucoli senza né arte né parte, che dopo di noi non hanno mai più lavorato”, chiosa Tarallo che definisce Rosalinda Cannavò “una sventurata che non sa quel che dice”. Spazio anche a Massimiliano Morra, “quello che poi, uscito dalla Casa del Grande Fratello Vip, ha cambiato idea e mi ha chiesto scusa“, accusa Tarallo

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