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Val Kilmer e il tumore alla gola, la tragica fine della star di Hollywood a 63 anni: "Devo decidere se mangiare o respirare"

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Il dramma di Val Kilmer. L'attore americano, rivelatosi a Hollywood come antagonista di Tom Cruise nel cult anni 80 Top Gun, è ammalato di tumore alla gola. Oggi, a 61 anni, le sue condizioni di salute sono tutt'altro che buone e le ha confessate in un commovente documentario realizzato per Amazon, Val..

 

 

 



Dopo aver spopolato come "bellone" in film come Willow, Batman forever (nei panni del Cavaliere oscuro) e soprattutto come autentico sosia di Jim Morrison nel biopic The Doors di Oliver Stone, l'attore ha intrapreso una lenta parabola discendente. Il cinema non gli ha più proposto ruoli di primo piano, poi è arrivato il tumore. Dopo diversi cicli di chemioterapia e radioterapia, è Kilmer si è dovuto sottoporre a un delicato intervento di tracheostomia, danneggiando in maniera irreparabile la sua voce. "Non posso parlare senza tappare questo buco che ho in gola. Ovviamente suono molto peggio di come mi senta io nella mia testa. Devi scegliere se respirare o mangiare", spiega l'attore nel documentario a lui dedicato. 

 

 

 

 

 



Oggi è costretto a nutrirsi con un sondino. "Ci siamo avvicinati a lui tre anni fa - spiegano i registi Scott e Poo -. Avevo lavorato con lui al suo progetto Cinema Twain e quando non poteva andare in tournée con lo spettacolo Citizen Twain. Lavoravo con lui su quello e anche su altri progetti, archiviando le sue riprese. Non ha la vanità che ti aspetteresti da qualcuno della sua fama e celebrità. Non c'è mai stato quel tipo di artificio o protezione che le persone che sono veramente famose devono mettersi intorno. È umiliante starci insieme. È una persona così eclettica, c'è la giocosità infantile, ma allo stesso tempo c'è poi anche la profonda saggezza di qualcuno che ha seguito un percorso spirituale per tutta la vita. Ha molti opposti che lo rendono incredibilmente interessante, ed è un po' il motivo per cui il nostro film è così appassionante".

 

 

 

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