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Bruno Vespa sotto accusa: "Film tagliato per Porta a Porta". La replica: "Incompetente". Esplode il caso in Rai

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Il finale de "La stagione della caccia", episodio della serie "C’era una volta Vigata" tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, trasmesso ieri in prima serata su Rai 1, non è stato mandato in onda. E' stato bruscamente tagliato. E subito dopo, invece, è iniziato Porta a Porta di Bruno Vespa. Una scelta che ha deluso i telespettatori, i quali si sono riversati subito sui social per lamentarsi: "Una vergogna che non ci meritiamo". La "cancellazione" non è piaciuta nemmeno al regista della pellicola,  Roan Johnson, che quindi è insorto contro il giornalista: "Come si fa a commentare il fatto che in prima serata su Rai 1 un film venga tagliato a 15 minuti dalla fine perché, immagino eh, Porta a Porta sennò va troppo in là?", si legge nel messaggio pubblicato su Twitter.

 

 

 

Il regista poi è andato avanti: "Come si fa a scusarsi con gli spettatori, con tutti quelli che hanno lavorato al film e con Camilleri? Forse "La Stagione Della Caccia" dovrebbe essere aperta per trovare il responsabile in Rai (che a mio parere è la prima ad essere stata danneggiata ieri sera)". Immediata la replica di Vespa: "Solo persone profondamente incompetenti o in clamorosa malafede possono immaginare che io abbia l'autorità o la semplice intenzione di tagliare il programma che precede Porta a Porta per andare in onda in anticipo". Poi si è detto dispiaciuto proprio della reazione del regista. Il giornalista, inoltre, ha aggiunto: "Aggredire un professionista prima di avere un briciolo di informazione dimostra lo stato selvatico al quale purtroppo si è ridotta tanta gente".

 

 

 

Alla fine le scuse sono arrivate da Stefano Coletta, direttore di Rai 1, che ha chiarito: "Ieri sera ero a un impegno e non davanti alla tv. È capitata questa cosa molto sgradevole e poco rispettosa nei confronti della platea. Si è trattato di un incidente materiale". Poi, però, ha promesso che il film verrà ritrasmesso nel mese di dicembre: "A nome della Rai, mio, e anche dei colleghi che hanno commesso questo errore chiedo scusa, ma ribadisco che è una cosa che può capitare".

 

 

 

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