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Eliana Miglio sconvolgente a 56 anni: sesso saffico, i dettagli scabrosi

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Un libro autobiografico o solo (almeno in parte) finzione letteraria? A 56 anni Eliana Miglio, una delle "signore" del cinema e della fiction italiana, sorprende tutti con La grande invasione delle rane, il suo volume edito da Il Prato e carico di erotismo e sensualità in salsa saffica

 

 

 

 

Dagospia pubblica un estratto decisamente piccante e scabroso, che racconta l'approccio sessuale tra Anna e Clara. Il sito di gossip fondato e diretto da Roberto D'Agostino parla di una confessione "sul proprio disordine erotico, tra la fluidità dei sensi e l'ambivalenza dei desideri". In ogni caso la prosa passionale e appassionata è per certi versi sconvolgente.


Le due donne sono su una poltrona, alla vigilia della partenza di Clara. "Mentre ridiamo le scivolo in grembo, per attirarla a me e baciarla - rivela la protagonista -. Le succhio il seno attraverso la camicetta. I capezzoli le diventano duri. 'Ho voglia di te', le dico prendendola per mano".

 

 

 

 

 

E qui parte lo tsunami dei sensi: "Lei mi segue baciandomi il collo. Ci tuffiamo sul letto e le slaccio frettolosamente i pantaloni. Le cosce di Clara sono sottili con piccoli peli biondi fini. La pelle profuma di borotalco, a dispetto del profumo che usa, che non c'entra nulla con lei".

Non mancano i dettagli, anche  i più intimi, a delineare un momento di estasi, totale simbiosi della mente, dello spirito e dei corpi: "Accarezzo la pelle lievemente ambrata, il pube scuro e poi di nuovo la pancia piatta, sensuale. Le bacio un piccolo neo sopra l'ombelico". Clara "ha un sedere piccolo, ben fatto. Senza muscoli". C'è spazio per lo stupore: "Mentre mi accarezza disinvoltamente, mi chiedo: Quante volte l'ha già fatto? Con chi? Dove ha imparato? Divento gelosissima e mi tuffo dentro di lei. Vorrei fare l'amore facendole un po' male. Penso che le mie dita potrebbero non bastarle. La bacio a lungo. Ha un sapore salato. Le infilo la lingua. La sento ansimare sotto di me. Allungo la mano fino al suo seno sinistro e stringo forte il capezzolo. 'Ti amo', le esce".

Non c'è possibilità di auto-censura: "Le infilo fino in fondo insieme alla lingua anche un dito, l'indice. E' molto bagnata, ma voglio di più. Quando sono stanca appoggio la testa al suo ventre accarezzandola. 'Ti amo', sospiro".
 

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