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Vittorio Cecchi Gori e Ornella Muti, "che delusione". La rivelazione intima, a 80 anni

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Una vita che sembra un film. Oggi 27 aprile Vittorio Cecchi Gori compie 80 anni e la voglia di scherzare e sognare in grande non gli è ancora passata. A gennaio era stato ricoverato mentre scontava ancora la pena di 8 anni e cinque mesi per il crac della Safin cinematografica e della Fiorentina, pena poi sospesa per motivi di salute. Quando gli venne trovata in casa la cocaina lui cosa rispose? Che era zafferano: “Certo non pensavo che sarei rimasto nella storia per la battuta sulla zafferano” ha commentato ironicamente.

 


Nella lunga intervista per Il Corriere della Sera il produttore cinematografico rivive i momenti che hanno segnato la sua vita, tra film, viaggi, amori al capolinea e personaggi illustri. Una vita vissuta al massimo quella di Cecchi Gori. Ricorda quando Donald Trump gli ha chiesto di rimanere a vivere a New York: “Avevo comprato casa da lui a New York, attico e superattico su Central Park, come stare sospesi in mongolfiera, poi l'ho persa nei casini miei. Abbiamo fatto amicizia, era debordante, ma era un uomo semplice, capiva tutto al volo”.

 


Il colpo di scena più bello della sua vita lo collega al matrimonio con Rita Rusic: “Quando mi sposai con Rita avevo per testimoni Verdone ed Enrico Montesano. Mentre il prete celebrava, li vidi impettiti nei vestiti blu e mi venne in mente di fargli fare un film intitolato I due carabinieri. Glielo dissi, lì, mentre mi sposavo. Fu un successo”. Mentre su Ornella Muti ha raccontato: “Mi piaceva tanto. Mamma disse: ho capito che vuoi sposare un'attrice, sposa lei, è simpatica, è bellina. Ma ci lasciammo, fu una delusione: avrei voluto che finisse in un'altra maniera”. Vittorio ha ricordato con amore anche Maria Grazia Buccella come “Il mio grande amore.” Su Valeria Marini invece ha confessato: “Un po’ faticosa. Veniva a dormire alle sei del mattino perché aveva fatto una serata dall'altra parte dell'emisfero”.
 

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