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Marco Baldini, l'atroce verità : "Non ero ludopatico. Una copertura, perché..."

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Il gioco non c'entra nulla, la ludopatia inventata. Marco Baldini, ex spalla dello showman Fiorello dopo anni in cui era additato come "malato", totalmente dipendente dal gioco d'azzardo, vuota il sacco. "Non sono mai stato ludopatico: l’ho detto solo perché ero finito nel giro della malavita", ha ammesso durante il il poadcast “One more time” condotto da Luca Casadei spiegando che l'escamotage gli è servito per evitare di trovarsi in difficoltà con gli inquirenti.

Del resto, ammette Baldini con Casadei, "ero entrato in un gruppo malavitoso che riciclava soldi sporchi della malavita organizzata". "Mi propongono degli affari immobiliari, investo 100 milioni e me ne entrano 140 in poco tempo, affari legali", racconta Baldini a Casadei. Alla fine investo due miliardi ma queste persone vengono arrestate. Non si tratta di droga ma di cose che non posso dire, così mi invento la storia del giocatore, che ho giocato due miliardi…". 

 

Era il 1995, "avevo 35-36 anni", prosegue Baldini, "ho convinto tutti che mi ero ridotto così a causa del gioco, ma è stata una copertura per non incorrere in guai peggiori, non sono cose che si possono ancora raccontare, tutto quello che mi è successo è colpa mia, è partito tutto da un errore". Un errore che lo ha portato a un passo dalla morte.  "Mi stavano facendo scavare una buca, sono uscito dal corpo e mi sono visto dall’alto, ho sentito una calma improvvisa e naturale", confessa Baldini, "stavo dando il 20 per cento al mese e avevo un miliardo di debiti e quel mese dovevo trovare 200 milioni che non avevo. Ero dentro la malavita e ho contattato la persona più pericolosa di Milano, avevo delle marche da bollo da 3 miliardi e dovevo smerciarli per guadagnarci 300 milioni, ma le marche da bollo erano false e così mi portarono in un campo e mi dissero di scavare perché gli avevo mancato di rispetto, pensavano che li avessi fregati, ma sono riuscito a convincerli che ero in buona fede, che ero stato truffato anche io”.

 

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