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Gassman, lezione a Lerner sulla Meloni: "Lacrime tardive? Ma..."

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Alessandro Gassmann segue Gad Lerner, collega di pensiero. Lo segue almeno in parte. L'attore infatti definisce "tardiva" la commozione di Giorgia Meloni in visita al museo ebraico per la festa di Hanukkah. "Penso che sia un gesto importante, tardivo e doveroso", spiega all’Adnkronos per poi aggiungere: "Spero che sia arrivato il tempo per una destra moderata e antifascista e magari per una sinistra che torni a fare la sinistra, cosa che non avviene da troppo tempo". Certo, rispetto a Lerner, però, aggiunge anche che si tratta di un gesto "importante e tardivo".

 

 

Rispetto ai mesi antecedenti il 25 settembre, il regista raddrizza il tiro e ammette: "La Meloni, che non ho votato, fino a qui è meglio di come immaginassi, anche grazie alle regole europee". D'altronde Gassmann si è già lasciato andare a un elogio a metà nei confronti del presidente del Consiglio. Ospite di Peter Gomez a La Confessione, l'attore ha riconosciuto la coerenza della leader di Fratelli d'Italia: "Giorgia Meloni dice cose che non condivido, ma sempre le stesse, Salvini dice tutte cose che non condivido, ma sempre diverse".

 

 

E ancora: "Trovo che la Meloni sia una persona coerente. Poi, come sempre succede, mi sembra che le roboanti dichiarazioni che avvengono durante la campagna elettorale, non siano state seguite da altrettante azioni così dure". Atteggiamento ben diverso da quello mostrato sui social alla vigilia del voto, quando aveva postato una frase di Sandro Pertini: "Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie". E il riferimento era tutt'altro che casuale, considerato il netto vantaggio del centrodestra sugli avversari. 

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