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Gina Lollobrigida, pazzesca scoperta a casa: "Cos'hanno trovato in uno sgabuzzino"

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La mitica Gina Lollobrigida è morta ormai lo scorso 15 gennaio. Ma la diatriba sulla sua eredità, tra sparizioni e accuse incrociate, è ben lungi dall'essere finita. E di questa vicenda se ne occupa il Corriere della Sera, che dà conto di particolari sorprendenti relativi a cosa è stato trovato in casa della Maria di Pane, amore e fantasia.

Già, perché da febbraio scorso casa della Lollo è stata ispezionata da dieci visite di tre ore ciascuna in cui sono stati fotografati i resti, gli oggetti della sua vita. In totale, beni per circa 600mila euro che notaio, avvocati e altri esperti ingaggiati per la questione hanno avviato alla procedura concorsuale di liquidazione, il tutto per poi pagare i creditori. E si scopre che la Lollobrigida in casa si circondava di putti e capitelli, mosaici e ninnoli, amorini e buddha.

Dettagliato, e toccante, il racconto del Corriere: "Si parte dalla sala, in origine ambiziosa, con un pavimento «rivestito da un mosaico decorato con volute ed elementi antropomorfi e zoomorfi» e che infine si riduce a un’insieme di «putti senza valore» collocati agli angoli della stanza, «servizi in porcellana superstiti di grandi servizi, prevalentemente Meissen (città tedesca delle manifatture della porcellana, ndr)», marmi «che riecheggiano con scarso successo le impostazioni canoviane», «cachepot senza valore apprezzabile» e buddha giovanili fra i quali uno ligneo «con inserti in vetro»", spiega il quotidiano di Via Solferino.

 

E ancora, si scopre che nella depandance della villa sono state trovate molteplici scatole di cartone, all'interno "tutte copie del libro The wonder of innocence edizioni Abrams". E ancora, una raccolta di foto che ora si trova solo su Amazon. E addirittura, in uno sgabuzzino, "il copione dattiloscritto dello sceneggiato inedito su e con Fidel Castro". Infine, nel censimento, ecco anche un "diario newyorkese" che Gina Lollobrigida scrisse negli anni Sessanta, quando girava film con Humphrey Bogart, Rock Hudson, Ernest Borgnine, quando era una diva planetaria.

 

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