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Peppe Quintale, ve lo ricordate? Ecco come campa dopo l'addio alla tv

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Ve lo ricordate Peppe Quintale? Un tempo era uno dei volti più presenti e famosi della tv italiana: ex Iene, poi inviato a Quelli che il calcio e in tempi recenti ha preso parte a The Voice Senior, il programma Rai che ha segnato il suo ritorno in tv dopo moltissimo tempo. Tanto che in molti si chiedevano che fine avesse fatto il comico, che sul finire degli anni '90 era un'assoluta star del piccolo schermo.

Il presentatore di origini napoletane si è progressivamente allontanato dalla tv per concentrarsi sul teatro: nel 2017 ha portato in scena Ti presento mio fratello, una commedia di cui aveva parlato in un'intervista concessa alla AdnKronos: "Questo spettacolo in modo grottesco e simpatico invita lo spettatore a un momento di riflessione, proprio sugli stereotipi. Colui che crede nei luoghi comuni non aziona il cervello".

In tempi più recenti, nel 2021, è stato protagonista del docufilm Vivi, la filosofia del sorriso, regia di Pasquale Falcone. Nel frattempo si è dato all'imprenditoria e all'ippica, come allenatore di cavalli. Interpellato da Wall Street Italia, Quintale aveva parlato della sua trasformazione: "Sono una persona molto umile, questa esperienza è servita prima di tutto per dimostrare a me stesso di essere capace di fare altre cose". E la trasformazione era quella da personaggio televisivo a imprenditore. 

E ancora: "Ho imparato di fatto un altro lavoro, anche dal punto di vista creativo è stato entusiasmante: era un canale nuovo, da inventare da zero. Il mio team ha dimostrato di avere una certa inclinazione a intercettare i talenti e lanciare quelle che erano considerate idee visionarie. Poi però anche quell’esperienza è terminata: con la fusione di Wind e Tre venne fatta tabula rasa di tutto quello che avevamo costruito", spiegava Peppe Quintale.

Nella medesima intervista, spiegava le ragioni che lo avevano spinto ad affrancarsi dal piccolo schermo, decisione su cui hanno pesato "diversi fattori. Prima di tutto, una grande delusione: in quel periodo avevo un buon contratto a Italia 1. Mi vollero in Rai e mi lasciai convincere. Purtroppo, rispetto a quello che mi era stato promesso, mi ritrovai a fare pochissimo. La difficoltà più grande era legata al fatto che un personaggio come il mio non poteva essere catalogato. Mi sono sentito dire molte volte: se fai il presentatore non puoi fare il comico, se fai il comico non puoi cantare. In America chi ha tanti talenti può fare lo showman, ma in Italia non era possibile", conclude Peppe Quintale, mostrando un pizzico di delusione per la natura del jet-set italiano.

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