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Vittoria Belvedere-choc: "Ho ricevuto una proposta indecente. Di quelle pesanti"

Roberto Tortora
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Attrice, modella e conduttrice del Festival di Sanremo nel 2002, in coppia con Manuela Arcuri, entrambe al fianco di un mostro sacro come Pippo Baudo. È Vittoria Belvedere, donna dal fascino magnetico, che si è concessa in un’intervista al Corriere della Sera e nella quale ha rivelato come la bellezza, soprattutto nei primi anni di carriera, possa esser stata anche un problema, oltre che un vantaggio: “Al di là di qualche corteggiamento, ho ricevuto proposte indecenti per ben due volte e in maniera pesante da parte di due produttori importanti, di cui non posso rivelare i nomi. La prima volta avevo 18 anni e lui intorno ai 70... Era apparentemente un gran signore e mi fece intendere che, per fare carriera nel nostro mondo, occorreva avere qualcuno alle spalle su cui contare. Avevo già partecipato a un suo film – racconta la Belvedere - e una sera, mentre mi accompagnava in hotel, azzardò delle avances... Io, elegantemente, lo respinsi, scesi dall’auto e non l’ho mai più chiamato...".

"L’altro - riprende l'attrice -, invece, produceva una serie importante, per la quale avrei dovuto fare, a breve, un provino. Andammo nel suo ufficio per prendere il copione su cui dovevo prepararmi. Ci sedemmo sul divano e lui, con la scusa di porgermi il testo, mi è saltato letteralmente addosso. Era un omone, alto e pesante, non so come sono riuscita a respingerlo, a togliermelo di dosso... A un certo punto gli ho detto: perdonami, forse ti ho fatto capire cose sbagliate...forse hai pensato che ero disponibile... Poi me ne sono andata e, nei giorni successivi, non mi sono presentata al provino”.

Atteggiamenti del genere, oltre ad essere vili e dannosi per la persona che li subisce, possono anche minare le sicurezze di un’attrice giovane e vogliosa di emergere: “Non mi ero presentata in minigonna e con la camicetta sbottonata... sono una tipa mascolina, non femminile, e anche quella sera indossavo i pantaloni, il maglione accollato... Però purtroppo noi donne ci sentiamo spesso, a torto, colpevoli di provocare il maschio arrapato... è un nostro assurdo limite”.

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