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Claudio Brachino, uno sfogo amarissimo: "Gli unici che mi chiamano in tv"

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"Mi diverto a fare l’opinionista politico. Mi chiamano solo Rai3 e La7, mi chiamano i 'compagni', vuol dire che posso essere stimato anche da loro". Claudio Brachino parla così dopo una vita passata a Mediaset. Prima come vicedirettore e conduttore di Studio Aperto, poi come conduttore di Top Secret su Rete 4 e Canale 5 e infine come direttore per due volte di Videonews e di Sport Mediaset.

 

 

Ripercorrendo il suo presente sulle colonne di TvBlog, Brachino spiega: "Ho scritto dei format tv, uno politico e uno che riguarda il crime. Top secret è il mio figlio prediletto: centinaia di inchieste, è andato in onda dal 2012 al 2017. L’ultima puntata, ad agosto, nel ventennale della morte di Lady Diana, ha fatto il 16% di share su Canale 5. Se cerchi un dato simile oggi nella seconda serata di Canale 5 con un programma di informazione non lo troverai così spesso, ecco. Tornando alla domanda: io sono a disposizione, se qualcuno mi vuole chiamare io ci sono. Ho sempre vissuto solo del mio talento, del mio lavoro e del rispetto del mio editore. Non sono uno bravo a fare le pubbliche relazioni". 

 

 

Da uomo che ha portato nel Biscione il tanto criticato genere che mescola informazione e intrattenimento, Brachino non può non dire la sua sulla cacciata di Barbara d'Urso. "Barbara non ha fatto le cose in clandestinità: tutti vedevano, tutti osservavano, tutti godevano dei suoi ascolti - tiene a precisare prendendo le difese dell'ex conduttrice di Pomeriggio 5 -. Le discussioni non sono mancate, per carità, ma identificare tutta Barbara d’Urso con il trash non è giusto. Di trash esistono moltissimi esempi, dentro e fuori Mediaset. Non mi va di nominarli, ma è inutile prendersela solo con Barbara".

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