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Woody allen arriva al lido con il suo “Coup de chance”

Annamaria Piacentini
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Venezia Lido.  E' il giorno di Woody Allen, il regista americano  sbarcato al festival per presentare il suo “Coup de chance”, stranamente fuori concorso, eppure  tra i migliori del festival. Spero solo che in America riesca a prendere un nuovo Oscar, lo merita!   Indimenticabile, imprevedibile reazionario, ma anche poetico, al suo cinquantesimo film prende un meritatissimo applauso durato più di cinque minuti. Perchè Woody è sempre Woody! Il suo “Coupe de chance” è un colpo di fortuna anche per noi. L'iconico Maestro della “Settima arte”, non molla e fa bene: nessuno potrebbe sostituirlo. Sabato 16 sarà in concerto a Roma con la sua New Orleans Jazz Band. Il film? Forte e ironico, ma ci sono più omicidi che battute al vetriolo. Passiamo alla storia: i due protagonisti  Fanny e Jean appaiono come una coppia ideale. Sono affermati , vivono in un quartiere molto elegante, ma l'incontro casuale di Fanny con un suo ex compagno di liceo, mette in gioco il loro matrimonio, Fanny perde la testa per lui e tradisce il marito. Comicia così la storia di un triangolo buio e senza via d'uscita. Del resto una metafora di  Oscar Wilde    diceva proprio questo: se l'amore è cieco, la sfiga ci vede benissimo.  Infatti i due vengono scoperti e da li, tra gelosie e minacce comincia la vera storia di due ex innamorati fuggiti dal mondo di “Peynet”.Incontriamo il regista che da vero signore del cinema annuncia: “è un grande onore presentare questo film a Venezia”. Che dire: siamo sbalorditi.

Mister Allen, lei ha scelto di girare a Parigi. Perchè questa scelta?

“Quando ero più giovane i film che ci hanno più affascinato erano europei. Infatti, volevamo farli come loro.Adoro la Francia, ma non so parlare in francese, mi sono sentito un regista genuino quando dicevo: ciak si gira. Vicino a me c'era sempre un segretario francese che mi traduceva ogni passaggio”.

Come giudica la sua vita?

“Sono stato molto fortunato. Ho avuto genitori fantastici, una moglie perfetta e i figli sempre pronti ad aiutarmi Li amo molto. La vita è stata generosa con me ...pensi che non sono stato mai ammalato. Spero di continuare sempre così anche nel cinema, è un lavoro che adoro”.

Ha girato film meravigliosi e sempre in favore delle donne. Le ama?

“ Sicuramente. Ho scritto per le donne grazie all'impatto che hanno avuto con me.”

L'umorismo lo considera una ricetta contro la morte?

“Non c'è ricetta: la morte ce la dobbiamo tenere, non c'è nulla che possiamo fare. Non c'è via di fuga”.

Quando decide di scrivere un film, da dove comincia?

“Mi alzo la mattina, faccio colazione e scrivo sul letto. Mi rilassa, poi passo al computer. Tutto il resto dipende da te e dalla tua ispirazione”

Girerà ancora a New York?

“Sì, ho una bellissima idea. Anzi, se qualche “folle” dovesse supportarmi

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