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Bianca Berlinguer, ti voglio bene? Come gongola Pier Silvio Berlusconi

Daniele Priori
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Bianca Berlinguer ritorna e quasi pia gli ascolti. Così l’attesissimo esordio di sempre Cartabianca su Rete 4 è stato un cesso sorprendente, tanto da far saltare di champagne al suono di calici festanti parti di Cologno Monzese. Bianca, infatti, il suo 9,6% di share (oltre un milione e telespettatori) è stata non solo leader sa tra gli approfondimenti serali ma, di più, ha superato se stessa, ovvero l’ultimo pronti/via in Rai di Carta bianca, esattamente un anno fa, di ben 3 punti percentuali. 

Lo scorso anno su RaiTre il contenitore firmato Berlinguer aveva ottenuto il 6,6% di share pari a 862mila telespettatori. Il cambio di passo, si voglia anche per la fisiologica curiosità che accompagna ogni inizio, è arrivato subito. Accompagnato anche da una grinta e da una voglia di rimettersi in gioco che fanno davvero onore a colei che, indubbiamente, è una signora della televisione e del giornalismo che a Rai Tre, come si è ripetuto moltissime volte, anche grazie alla sua storia famigliare, era una autentica istituzione 

INIZIO ATTESISSIMO
Tutti ingredienti che Bianchina ha tenuto bene a mente. Ben sapendo che proprio il suo era uno degli inizi più attesi. La conduttrice non si è nascosta. Forte della sua professionalità e dell’amuleto montanaro “il suo Sancho Panza” Mauro Corona, eternamente collegato dalla sua baita, ha tirato dritto firmando l’editoriale d’apertura in maniera chiara e netta, riuscendo a contenere sinteticamente tutto. Il cambiamento: «Forse più di qualcuno si stupirà di trovarmi su questo canale e non vi nascondo che ne sono anch’io un po’ sorpresa.

 

Ma è stata Mediaset a garantire le condizioni migliori per poter continuare quello che in questi anni abbiamo realizzato su RaiTre». E la continuità chiaramente voluta, a partire dal nome della trasmissione che è esso stesso un manifesto: «Tutto cambia e anche noi abbiamo avvertito il desiderio di fare una nuova esperienza ma vi garantisco che siamo sempre noi, con le nostre idee, con le nostre passioni e con la nostra curiosità. Ci auguriamo di non deludere chi ci ha seguito finora ma ci auguriamo anche di conquistare tanto nuovo pubblico che da sempre è affezionato a Rete4.

 

Un’impresa difficile, questo lo sappiamo, ma ce la metteremo davvero tutta. Qui a È sempre Cartabianca incontrerete tanti amici vecchi e nuovi, a partire da Mauro Corona, ormai diventato il compagno inseparabile di questo mio viaggio televisivo». E proprio al suo sodale e amico, tra un’arrabbiatura e uno scherzo, che Bianca, imperturbabile, in uno studio disegnato alla perfezione con una fotografia e delle luci quasi cinematografiche, ha lasciato campo libero per togliersi qualche sassolino dalle scarpe; escremento ha poi corretto con leggerezza lo scrittore.

QUANTI BERSAGLI
Nel mirino, come era facilmente immaginabile, è finito in particolare il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che alla presentazione dei palinsesti Rai, tenutisi a luglio a Napoli, aveva definito Corona al pari di un “capraio afghano”. Lo scrittore trentino ha ribattuto dicendo: «Mi si addice di più più troglodita. Il troglodita è tornato e a meno che non cambi canale dovrà sopportarmi ancora e sarò il suo peggior incubo». 

Sempre De Luca aveva definito «una sòla» ovvero una fregatura per Mediaset l’acquisizione di Berlinguer dalla Rai. Per ora, clamorosamente smentito dall’Auditel, in attesa di vederla nelle prossime settimane a confronto prima con DiMartedì su La7, poi con il nuovo Avanti Popolo di RaiTre, firmato De Girolamo, da ottobre. Pier Silvio, intanto, si gode la sua sòla dorata. Gli ospiti e il dibattito non sono mancati. Spazio a tutte le opinioni: Giuseppe Conte, Serracchiani e uno smagrito Briatore in versione super supporter meloniano. Poi, ovviamente, anche il prof filorusso Orsini. D’altra parte È sempre Cartabianca. E pare la ricetta funzioni ancora alla grande.

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