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Antonio Ricci, impensabile: "Cos'ho nascosto in tasca per anni"

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 Antonio Ricci

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"Per un decennio ho declinato gli inviti a cena a casa di amici: temevo di offenderli; per anni ho nascosto un formaggino in tasca da consumare al ristorante e a volte sono svenuto sul lavoro perché da due giorni avevo dimenticato di mangiare": Antonio Ricci, "papà" di Striscia la Notizia, parlando della sua scarsa passione per il cibo, lo ha confessato in una vecchia intervista al Fatto Quotidiano riproposta da Dagospia

Sul suo carattere, invece, Ricci ha rivelato: "Metto soggezione, questo lo so. Da sempre. Pure alle elementari ero così". Quando il giornalista gli ha chiesto se mettesse soggezione proprio a tutti, lui ha risposto: "Anche a mia suocera". Commentando le parole di Enzo Iacchetti, che una volta disse: “Non so mai se è serio o se mi prende in giro”, il creatore del tg satirico di Canale 5 ha raccontato: "Dopo anni e anni neanche mia moglie lo intuisce, ma non è un atteggiamento studiato. Quando da giovane ero un professore, ed entravo in aula, i ragazzi smettevano immediatamente di vociare o lanciarsi oggetti. Zitti. Fermi".

 

 

 

Infine, rispondendo a una domanda sul valore del tempo, Ricci ha spiegato: "A volte mi infilo in alcune situazioni solo per la curiosità e non la sostanza oggettiva; anche le questioni che in apparenza sembrano una perdita di tempo, poi sbocciano con modalità inaspettate". A tal proposito ha aggiunto: "So per esperienza che quando sono per strada i comici vengono fermati da persone, da fan inebriati dal desiderio di raccontare a loro una barzelletta; nel mio caso il coinvolgimento da parte del prossimo tocca i loro problemi, e alcune storie poi si tramutano in spunti importanti per la trasmissione. Insomma, ascolto".

 

 

 

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