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Calcutta svela come è nato Relax: “Non mi sembra siano passati 5 anni”

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Quando ci si diverte, il tempo passa in fretta. Ancor più quando si fanno cose che ci piacciono. Se ne è reso conto Calcutta che ha appena pubblicato il suo nuovo album "Relax", a cinque anni di distanza dall'ultimo. "Non mi hanno mai fatto pressioni. A un certo punto uno di Bomba Dischi ha detto: Forse è arrivato il momento. In realtà per me è come se fosse volato il tempo. A me non sembra siano passati cinque anni", ammette con Linus e Nicola Savino che lo hanno intervistato su Radio DeeJay spiegando che "intanto ho scritto qualcosa per altri, ho lavorato a casa sul sound del disco". Ma non solo: Calcutta ha curato la veste sonora di RaiRadio2 e i jingle del Gr, Meteo e Onda Verde ed ha intensificato la sua attività di autore. Sua è anche Mare di Guai cantata da Ariete all’ultimo Festival di Sanremo, ma anche il co-writing e il featuring in Laura ad honorem contenuta nell’album Noi, loro, gli altri di Marracash.

L'intervista rilasciata a Radio Deejay è stata l'occasione anche per annunciare che, alle date già soldout di un tour che lo terrà occupato a dicembre, si aggiungono nuovi appuntamenti estivi che lo porteranno a presentare la sua ultima fatica in giro per l'Italia. L'artista di Latina, sollecitato dai Linus e Savino, ha poi rivelato il perché questo nuovo album sembra diverso da quelli che lo hanno preceduto. "C’è un po’ più di elettronico", ha detto in radio. "Ho tanti strumenti a casa ma non avevo mai trovato il modo di usarli in un disco. Quindi ho trovato un modo per ammortizzare la spesa per questi strumenti. So suonare gli strumenti, li suonavo per piacere personale. Non ero mai riuscito a metterli dentro un mio disco". 

Entrando nel dettaglio delle singole tracce di Relax, Calcutta rivela che l'estratto Due minuti  "è una storia vera, passata". Salvo poi aggiungere: "ma in realtà non è una storia sola, è una cosa successa tante volte, di vedere una persona e pensare che è quella mentre in realtà non lo è. È un’allucinazione, insomma". Come tante altre sue canzoni, gli fanno notare i conduttori di Radio Deejay,  Due minuti ma anche Giro con te è piuttosto malinconica. E lui ammette: "Io ho un po’ questa vena malinconica, anche un po’ come persona. Ogni tanto mi ci sento malinconico". Fantastico anche l'aneddoto che c'è dietro Coro che apre l'album. Il ritornello, spiega Calcutta, "è un coro alpino. La musica è scritta da Brancowitz dei Phoenix. Abbiamo tanti amici in comune, lo conosco. Era venuto un po’ di volte in studio, mi ha fatto sentire questa cosa. Mi ha detto: 'Mi piacerebbe sentire questa cosa in italiano da te'. L’abbiamo messa in apertura di disco, mi sembrava una cosa elegante".

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