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Adriano Celentano, tam-tam impazzito in Rai: un colpo pazzesco?

Daniele Priori
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Mina e Celentano super ospiti sul palco dell’Ariston nel 2024 per chiudere col fiocco dorato le cinque edizioni firmate e condotte da Amadeus. La “pazza idea” alla quale il direttore artistico del Festival di Sanremo lavora (d’immaginazione) da almeno due anni, è riportata in auge in questi giorni di clamorosi annunci via Tg1 da una copertina affascinante di Novella 2000 in cui compaiono insieme e accostati l’un l’altro proprio i volti dei due immortali della musica italiana. 

Sopra il titolo “Sogni e realtà” con cui il direttore del settimanale Roberto Alessi titilla la fantasia dei suoi lettori, lasciando però intendere che qualcosa di più della semplice suggestione potrebbe esserci. «È un progetto difficile - dice Alessi a Libero - ma se non si fanno progetti...». Vale dunque la pena ricostruire un po’ la genesi dell’ultimo grande sogno che Amadeus sta provando a trasformare in realtà nei due mesi che mancano. Non scordiamo d’altra parte il blitz quirinalizio e pressoché in solitaria dell’imperatore sanremese che a inizio 2023 provocò persino qualche imbarazzo nei paludatissimi cerimoniali della Rai e del Quirinale. Fatto sta che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nello scorso febbraio fu ospite del palco d’onore dell’Ariston.

 

«Io sono un appassionato della musica italiana. Per questo sarebbe bello avere al festival Mina e Adriano Celentano. E, oltre a loro, mi piacerebbe tornasse Roberto Benigni» dichiarava Amadeus nel marzo 2022. E se per il Capo dello Stato il buon tramite fu proprio il regista premio Oscar de La vita è bella, per arrivare a Mina la chiave potrebbe essere invece Celentano.

Amadeus avrebbe pensato al Molleggiato per dare il giusto tributo del Festival della canzone italiana a un artista che su quel palco è stato più volte: Toto Cutugno, scomparso nello scorso mese di agosto, autore del brano simbolo L’italiano che proprio per Celentano pare fosse stato originariamente scritto ma al quale Adriano oppose il suo rifiuto. Chissà se la celebrazione del grande Toto potrà essere l’occasione per una riappacificazione postuma tra il Re degli Ignoranti e il pezzo che non ha ancora cantato col quale Cutugno arrivò quinto a Sanremo 1983, divenendo poi il brano simbolo dell’italianità nel mondo. 

 

Tanto quanto resta simbolo della musica italiana la divina Mina. Assente fisicamente dalle scene da quasi mezzo secolo, in realtà più presente che mai sulla scena artistica, musicale e culturale del nostro Paese. Tanto da essere l’unica a potersi permettere il lusso di avere primi piani in penombra o di spalle. Così come di registrare singoli e addirittura duetti a distanza, come è capitato al vincitore-devastatore di Sanremo, Blanco, l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver duettato (senza incontrarla) con la Tigre di Cremona in Un briciolo di allegria. Proprio quello escogitato nel video di Blanco potrebbe essere l’escamotage per avere Mina assente ma presente a Sanremo. «L’idea del progetto è un video ti vedo e non ti vedo» rivela ancora Alessi. 

«E non sarebbe la prima volta che Mina apparirebbe a Sanremo in un video: già lo fece a Sanremo 2019 con Jason Derulo». «L’idea sarebbe creare un medley tra Mina e Adriano con un omaggio a Cutugno che, va ricordato, è stato autore anche di Ti lascio amore, inserita nell’ultimo album di Mina e Celentano Le Migliori pubblicato 7 anni fa. Vedrà la luce il progetto del medley virtuale tra i due immensi artisti? Incrociamo le dita» conclude il direttore di Novella.

 

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