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Chiara Ferragni, Bruno Vespa: "Devo dire una cosa, la beneficenza l'ha fatta"

Roberto Tortora
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Perché siamo attratti a fiumi dagli influencer? È il tema, riferito ovviamente al caso del pandoro Balocco di Chiara Ferragni, di cui si discute a Cinque Minuti, talk show, politico e rotocalco, in onda su Rai 1 e condotto da Bruno Vespa, che pone diverse domande ad Alessandra Ghisleri, sondaggista e direttrice di Euromedia Research. Vespa esordisce con la Ghisleri così: Perché siamo attratti a fiumi dagli influencer? Non abbiamo una nostra capacità di giudizio, l'abbiamo persa? Cos'è successo?  

La Ghisleri risponde: “No, ci piace guardare la vita degli altri, ci piace guardare cosa fare, scrivere, invidiare, ci piace proprio guardare anche dal buco della serratura. Ed è proprio quello che noi facciamo, cioè scrutiamo, in molti criticano, ci sono gli haters che giudicano e la vita fiammante di Chiara Ferragni è una semi-specie di fiaba e quindi ci piace sognare attraverso le loro fotografie”. 

 

 

Vespa, però, puntualizza: “Bisogna ricordare, per correttezza, che Chiara Ferragni della beneficienza vera l'ha fatta. Adesso, però, il problema è vedere se dietro queste vendite promozionali di oggetti, perché le inchieste in corso sono parecchie, ci sono invece delle cose poco lecite. Perché Ghisleri molti influencer hanno la sede a Dubai?”. La sondaggista, in questo caso, risponde in maniera dura: “Perché non avendo una sede fisica e non essendoci una normativa in Italia ed essendoci una grande detassazione nei Paesi arabi è più facile, quindi manca nel nostro Paese una cultura, una sensibilizzazione, manca un codice Ateco, mancano i contenuti, manca anche la parte fiscale legata agli introiti, quindi credo che la politica abbia molto da fare in questo campo”. 

 

 

 

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