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Gianni Morandi? "A chi ha ficcato la lingua nell'orecchio": veleno sul cantante

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Nel suo libro Questa sera canto io - Splendori, miserie, passioni, tradimenti, segreti e trasgressioni in 50 anni di canzone italiana, Adriano Aragozzini, produttore musicale e manager, dedica alcune pagine "al veleno" a Gianni Morandi.

Parlando del tour in Giappone, scrive: "Ogni mattina, per raggiungere le località degli spettacoli, dovevamo prendere un aereo o un treno superveloce, di quelli che andavano a 300 all'ora e in Europa ancora non esistevano". Quindi "la mattina presto - spesso all'alba e dopo aver dormito solo poche ore - dovevamo andare in aeroporto o in stazione". E Gianni Morandi, "che era il discolo della compagnia, si avvicinava a qualcuno e gli ficcava letteralmente la lingua nell'orecchio. Erano tutti incazz*** a morte, ma ogni mattina lui continuava imperterrito a colpire".

 

 

Continua Aragozzini: "Nei primi giorni mi ero salvato ma, per non subire la spiacevole sensazione di ricevere una slinguazzata di Morandi nell'orecchio, una mattina presi Gianni da parte e gli dissi: 'Ti prego: a me non farlo, perché io mi inca*** come una bestia'".

E "per qualche giorno, Gianni mi risparmiò; poi - provocato da qualcuno dei suoi colleghi cantanti - approfittò di un mio momento di distrazione e lo fece anche a me. A velocità fulminante, ricambiai la sua lingua nell'orecchio con un violentissimo cazzotto. Da allora Gianni non mi fece più nessuno scherzo".

 

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