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Sanremo 2024, "tutti con una matita in mano": le Europee irrompono all'Ariston

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La politica entrerà a Sanremo, eccome. Tutto pronto per il blitz al Festival in occasione della terza serata: no, non saranno gli agricoltori con i loro trattori a entrare all'Ariston ma i cantanti stessi. Perlomeno, coloro che aderiscono al Fantasanremo, sorta di fantacalcio in salsa musicale in cui i concorrenti da casa puntano su questo o quel concorrente. A ogni gesto o azione che questo compirà sul palco, corrisponde un punteggio da aggiungere (bonus) o da togliere (malus) ai giocatori che seguono in trepidazione dal divano di casa. 

Stasera, il bonus speciale sarà dedicato, guarda un po', alle elezioni europee del prossimo giugno. Venti punti tondi tondi che verranno attribuiti a tutti i concorrenti che saliranno sul palco con una matita in mano, venti punti che finiranno così sul conto della squadra di chi li ha schierati al Fantasanremo. 

 

 

 

Il messaggio è sulla carta, neutro e positivo, un invito alla partecipazione al voto, uno spot per le urne perché "la matita è simbolo della democrazia e ci ricorda l'importanza di un diritto che abbiamo tutti e che non dobbiamo sprecare: il diritto di voto - recita una nota del Parlamento europeo -. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Attraverso il voto i cittadini con le idee più diverse possono contribuire a costruire l'Europa del futuro". 

 

 

 

"La partecipazione a Fantasanremo si inserisce nella campagna istituzionale del Parlamento europeo e della Commissione europea per promuovere il voto alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024", fanno sapere da Strasburgo. Tutto molto bello e molto utile, considerando anche l'impatto "sociologico" che negli ultimi anni il Festival è riuscito a esercitare sui telespettatori più giovani. Anche se, va detto, spesso il bacino degli astenuti riguarda non tanto i debuttanti quanto gli elettori più stagionati, disincantati e delusi. 

 

 

 

Nota a margine: in questo Festival con monologhi decisamente più limitati e dal minore impatto politico rispetto al recentissimo passato, ci hanno pensato proprio i cantanti a lanciare nei loro testi o nei loro brevissimi commenti a caldo messaggi sull'attualità molto precisi, come Ghali e Dargen D'Amico a favore dei palestinesi di Gaza o sui diritti della Comunità Lgbtq come la rapper BigMama. Chissà che anche stasera, con una semplice matita, qualcuno non riesca a veicolare dei "consigli" ben indirizzati a favore di qualche parte politica, solitamente la più avvezza a utilizzare Sanremo a proprio uso e consumo.

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