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Teresa Mannino, un caso politico a Sanremo: "Noi colonia Usa, costretti a tacere"

 Teresa Mannino

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Non è ancora salita sul palco dell'Ariston ma Teresa Mannino, che sarà co-conduttrice della terza serata del Festival di Sanremo, in conferenza stampa lancia già alcune bombe che faranno discutere: "Noi siamo una colonia americana. Se John Travolta viene con quelle scarpe e fa quell'espressione dobbiamo stare zitti, come stiamo zitti su tutto il resto", dice l'attrice comica secondo quanto riporta il sito Dagospia. "Io sono siciliana, gli americani sono sbarcati da noi e noi dobbiamo stare zitti".

Quindi rispondendo alle domande su un suo eventuale ritorno in tv, la Manino attacca: "In Rai è sempre tutto un pò complicato, ci sono tremila paletti, questo si può dire, questo non si può fare, tutto viene politicizzato, nelle reti private a volte è molto più semplice, sei più libera, stranamente c’è meno censura, o autocensura. Perché poi ci si autocensura".

Infatti, continua l'attrice, "da quando so che devo fare Sanremo penso ’ma questa parola la posso dire? Forse offendo questo o quello'. Normalmente io dico quello che voglio e basta, e infatti dirò quello che voglio e basta", ironizza. Per tornare in tv dopo aver scelto il teatro per diverso tempo, Teresa Mannino osserva: "Bisogna avere l’idea, delle cose da dire. A me piace molto il rapporto diretto col pubblico, per me avere un pubblico vero è fondamentale. Il fatto che qualcuno decida sei mesi prima di comprarsi un biglietto e di uscire quel giorno anche se magari piove significa che mi vuole tanto bene. In questo momento mi piace questa situazione intima, siamo pieni di immagini. Ma una cosa non esclude l’altra, è soltanto una cosa momentanea".

Su cosa porterà stasera sul palco, la Mannino non anticipa nulla ma annuncia: "Non vedo l’ora di essere su quel palco, perché la cosa meravigliosa è che è in diretta quindi posso fare quello che mi pare. Mi diverte il fatto di essere molto libera".

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