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Sanremo, "non è Mahmood": la teoria del complotto

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In realtà, "Mahmood non è lui". Come Paul McCartney sostituito da un automa dopo un terribile incidente. Come "Il Re" Elvis Preasley ancora vivo e nascosto chissà dove. Anche a Sanremo spopola una bizzarra teoria del complotto che riguarda il 31enne rapper milanese di origini egiziane.

Nonostante la giovane età, è già un veterano del Festival dove ha vinto due volte in altrettante partecipazioni. La prima volta da solo, con la hit Soldi. La seconda in coppia, con una iconica esibizione al fianco di Blanco con Brividi. Quest'anno ci riprova con il pezzo Tuta gold, che piace molto, e con un look decisamente rinnovato.

 

 

 

Niente capelli rasati e barba, che facevano molto "urban". Ora sfoggia una chioma leggermente più lunga e soprattutto un visino liscio liscio, sbarbatissimo, che lo ringiovanisce di almeno 5 anni. A questa rivoluzione si abbina un outfit molto glamour, come la spalla scoperta che ha fatto venire un turbamento anche all'amica rapper napoletana BigMama.

 

 

 

Tuttavia, sostengono in molti su X, la vera fucina di sospetti e commenti tra l'ironico e il delirante anche in campo festivaliero, qualcosa non torna. Per l'esattezza, quello che sta calcando il palco dell'Ariston non sarebbe il vero Alessandro ma un suo sosia. Teoria delirante, certo, ma che trova proseliti nel magico mondo social con tanto di video che mettono a confronto il volto di Mahmood a distanza di un anno. Il ragazzo, effettivamente, è molto diverso, ma ci sentiamo di svelare l'arcano: a volte basta un passaggio dal parrucchiere e la lametta di un rasoio. 

 

 

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