Sanremo, "cos'è questa bandiera". I La Sad contro il patriarcato
Un tatuaggio fresco fresco fatto in onore di Amadeus e una bandiera srotolata sul palco dell'Ariston, I La Sad, i tre simpatici "punkettoni" decisamente fuori contesto al Festival di Sanremo conquistano però il pubblico con la loro Autodistruttivo (difficile trovare un titolo più No future di questo) e con una attitudine tra il caciarone e l'impegnato.
Il trucco smaccatamente "fine anni Settanta" tutto creste colorate, trucco pesante, borchie, gilet indossati a pelle e pantaloni stralciati non inganni. I tre ragazzi (non proprio giovanissimi, il cantante ha quasi 40 anni a dispetto dell'attitudine post-adolescenziale) amano nascondere dietro la ruvidezza un animo molto pop (più Blink 182 e Green Day che Rancid) e pure qualche bel messaggio da convidere.
"Questa è la bandiera dei La Sad e non rappresenta degli ideali politici. Ma dei valori umani, ovvero la lotta contro ogni forma di discriminazione, odio, violenza, abuso, sessismo e razzismo. Un piccolo passo per cambiare l'Italia al meglio se davvero lo vogliamo". Non c'è che dire, ai ragazzi l'ambizione e la fantasia non mancano di certo.