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Di Martedì, lite Calenda-Vannacci: "Lei è fascista", la reazione del generale

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Uno scontro acceso anima e non poco la puntata di Di martedì andata in onda martedì 12 marzo. Ospite in studio il generale Vannacci. Al cetro del dibattito le sue teorie de "Il mondo al contrario", il libro che tanto ha fatto discuetere. La lite si accende subito e a stuzzicare il generale c'è il leader di Azione, Carlo Calenda: "Lei non vuol dire quello che è, cioè fascista".

E Vannacci scoppia a ridere. Poi la risposta: "Mussolini come Stalin è un uomo di Stato, e mi limito a questa constatazione". A questo punto Calenda parla dell'ipotesi di una candidatura da parte del generale alle prossime elezioni Europee: "on si candidi con la Lega, perché se uno insulta il presidente della Repubblica, lei che è generale non può fare una cosa del genere".

Ma non finisce qui. Si parla anche dell'indagine a carico di Vannacci per istigazione all'odio razziale. E Calenda, rivolgendosi a Vannacci afferma: "Capisco che per lei senza f*** si stava meglio, ma lei ha espresso questa posizione razzista da generale. Ha fatto un danno alla divisa". La risposta non si fa attendere: ""Gli stessi omosessuali si definiscono non normali". E Floris ribatte: "Ma perché lei tiene la statistica degli omosessuali?". Poi in studio torna la calma e il dibattito riprende su toni normali. Ma di certo la presenza in studio del generale ha accesso gli animi...

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