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DiMartedì, Elsa Fornero sbanda e insulta Salvini: "Non capisce..."

Roberto Tortora
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I risultati delle urne, alle elezioni per il nuovo Parlamento europeo, hanno sancito il sorpasso a sorpresa di Forza Italia nei confronti della Lega. Il dato del 9,2% però può regalare sorrisi al leader del Carroccio, Matteo Salvini, che ha raccolto più delle Politiche anche grazie alla popolarità del generale Roberto Vannacci, candidato simbolo della Lega e lui sì, da solo, trionfatore con oltre cinquecentomila presenze, che gli hanno garantito un posto al Parlamento europeo. Salito agli onori delle cronache per il suo controverso libro “Il Mondo Al Contrario”, è risultato essere il rappresentante più credibile degli ideali del partito che una volta fu di Umberto Bossi. Proprio lui ha sconvolto tutti, votando invece Marco Reguzzoni, candidato indipendente di Forza Italia. 

Di questo di discute a Dimartedì, talk di approfondimento politico di La7, condotto da Giovanni Floris e la più critica nei confronti di Matteo Salvini è Elsa Fornero, ex- ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle pari opportunità, nel governo Monti. Passata alla storia anche lei per una controversa riforma delle pensioni. La Fornero non le manda a dire al leader della Lega: “Salvini ha sempre esasperato i toni, ha suscitato odio, ha deriso le persone, ha vilipeso le persone, io non so se capisce oppure no e propendo per la seconda, quindi comunque è pericoloso”, afferma l'ex ministro versando veleno.

 

 

Poi, scontrandosi anche con Francesco Storace, aveva ribadito il suo ripudio per Roberto Vannacci: “C'è l'illusione che viene sistematicamente venduta, l'acredine, il disprezzo e l'odio che viene creato, tutto questo è nella predicazione di Salvini, ma gli elettori se ne sono accorti. Tanto è vero che è dovuto ricorrere a un altro che lo imita, Vannacci, per poter trovare dei voti. Si possono ottenere voti ingannando le persone? Le cose che Vannacci ha detto sono esattamente contrarie allo spirito della costituzione, infatti io non lo chiamo più generale perché lui l'ha disonorata”.

 

 

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