Di questi tempi parlare di tregue armate in uno show musicale parrebbe quasi offensivo. Ma non ci viene in mente nient’altro a proposito dell’evento dell’anno che andrà in scena venerdì sera al Principality Stadium di Cardiff, la cattedrale del calcio gallese laddove, nel 2017, la Juventus perse in modo ignominioso la finale di Champions League contro il Real di CR7. Ovviamente stiamo parlando della reunion annunciata da mesi degli Oasis: i fratelli-coltelli Noel e Liam Gallagher hanno deciso, dopo essersi odiati e offesi per anni, di tornare sul palco. Non per amore o per desiderio recondito di far tornare in vita l’epico duetto ma per un altro ben più banale e terreno motivo: non per soldi ma per denaro, per citare un vecchio film. I due Gallagher, secondo una fantasiosa versione riuniti per l’occasione dalla mamma (sic...), suoneranno le loro hit più celebri in uno show pop-rock della durata di due ore e quindici minuti. Gli Oasis cominceranno a suonare alle 20.15 (le 21.15, ora italiana) e alle 22.30 scatterà il coprifuoco allo stadio.
INTROITI
Perché non per soldi per denaro, dicevamo? Ad esempio per gli introiti pazzeschi derivati dai biglietti venduti negli ultimi dieci mesi visto che l’annuncio della pace armata fra i due e del tour mondiale Oasis 2025 ha generato la vendita di 1.4 milioni di ticket. Considerando una spesa che varia, a seconda dei settori degli stadi, dalle 70 alle 500 sterline (l’equivalente di 80-600 euro) e aggiungendo diritti vari e merchandising, i due Gallagher si metteranno in tasca alla fine del tour qualcosa come 100 milioni di euro a testa. Non di meno. Seguiranno cd e dvd. Con l’Adidas che ha realizzato la collezione Original Forever a loro dedicata e in edizione limitata: Considerando che gli Oasis non esistevano da 16 anni, una pace armata decisamente redditizia per i due fratelli rissosi.
L’anno d’oro di questa band fu il 1997 ed è stata ricordata così dal loro primo fan italiano, Cesare Cremonini: «Avevo 17 anni allora, andai a Milano per un concerto degli Oasis. A fine show Noel lanciò il plettro che cadde miracolosamente nel palmo della mia mano. Strinsi il pugno, lo guardai e pensai: un segno premonitore?».
Quasi comiche, infine, le voci che stanno girando in queste ore sui misteri degli Oasis ammaccati ma ricomposti a Cardiff. In realtà sono solo facezie per rendere più esclusivo l’evento, come se tutti i fans del mondo avessero l’anello al naso: non esistono scalette ufficiali, segretissime sono le prove, buio completo sui brani scelti dai Gallagher per questa reunion. Ieri circolavano video semi-ufficiali delle prove, poi smentiti, dove si ascoltavano pezzi di brani prima del debutto di venerdì: in uno di questi video spuntava la canzone Cigarettes & Alcohol, tratta dall’album d’esordio del 1994 Definitely maybe. Liam Gallagher ha commentato così: «È un fake, tutto finto: sono stato nella mia piscina tutto il giorno a fare scoregge sott’acqua».
Seriamente, lo show si dovrebbe aprire sulle note di Rock’n’roll star e poi seguiranno Shakemaker e tutte le hit del passato: Champagne Supernova dall’album capolavoro (What’s The Story) Morning Glory?, Stand By Me da Be Here Now fra 1997, Wanderwall, Talk Tonight, Don’t Look Back in Anger e Like forever. Ma la curiosità di molti fan che affolleranno lo stadio di Cardiff e i successivi - dalle sette date a Wembley a quelle di Edimburgo, Dublino, Toronto, Chicago, Los Angels e via dicendo- è capire se Liam e Noel si odieranno mentre cantano o faranno finta di niente, novelli Caino e Abele del rock, avvinti dal Dio denaro. A proposito, in Italia gli Oasis potrebbero arrivare nel 2026. Nulla di certo ma Roma e Milano sarebbero le due città prescelte. Ammesso che la tregua armata duri sino ad allora.