Cerca
Logo
Cerca
+

David Guetta, la dance domina (grazie alle star)

Il dj francese presenta "One more love", versione estesa del precedente successo. Ospiti di lusso come Rihanna e Black Eyed Peas. Ma i remix non incantano

Leonardo Filomeno
  • a
  • a
  • a

Non è così facile riportare nel mainstream un genere che oramai veniva considerato alla frutta come la dance. Il primo passo, ad esempio, lo ha fatto Bob Sinclar, che ha rianimato il moribondo e ha creato tormentoni della portata di Love Generation prima e Lala Song poi. Lui ha abbandonato la house chic per diventare un artista pop dance. Ed è stato un successo assoluto, visto che adesso l'affascinante dj francese è un personaggio corteggiato anche da chi produce spot televisivi. Il connazionale David Guetta è andato ben oltre però, e così ha fatto esplodere su scala mondiale un trend già inaugurato anni prima da Stuart Price, ovvero quello del disc-jockey che produce le stelle del firmamento musicale. Il prezzo di questo cambiamento? Se parliamo di stile e di suono, Guetta, rispetto a Sinclar, un tantino tamarro lo è diventato, anche se l'energia, l'aggressività e l'elemento elettronico restano la costante del suo lavoro in studio. In ogni caso, è stato anche per lui un successone. L'anno scorso ha dato alle stampe un album, One Love, che ha venduto in tutto il mondo qualcosa come un milione e mezzo di copie (da noi sono state oltre 30.000, un record assoluto per un cd con dentro sola musica con la cassa in quattro quarti). Intanto ha preso quota anche nella chiacchierata Top 100 di Dj Mag, dove Guetta è salito sino alla seconda posizione per dar fastidio  al re della trance Armin Van Buuren, che non abbandona la vetta da anni. Inoltre il suo brand, Fuck I'm Famous, che è pure una one-night, è diventato istituzionale nei club di tutto il globo e, in particolare in quel tempio ibizenco che si chiama Pacha. Per non parlare poi dei suoi set, che hanno fatto e fanno ballare le discoteche di ogni latitudine: presto sarà negli Stati Uniti ma anche in Australia e in Sud America. One Love, quando uscì, faceva senz'altro impressione per il numero di star che cantavano sulle basi dal ritmo sincopato create da questo artista. One More Love, che è sempre targato Virgin ed è nei negozi da venerdì, fa ancora più impressione, perché la lista di "gente famosa" è ancora più robusta. Due i dischi che lo compongono. Nel primo viene riproposto il citato album. Quindi spazio ad indimenticabili successi quali When Love Takes Over con Kelly Rowland, Sexy Bitch con Akon, Memories con Kid Cudi, la stessa One Love con Estelle e la ripetitiva Gettin' Over You, interpretata dal fido Chris Willis. Dentro trovate anche la splendida How Soon Is Now, realizzata con Ingrosso della SHM, Dirty South e interpretata da Julie McKnight, e pure l'irresistibile successo mondiale I Gotta Feeling, prodotto al fianco dell'inseparabile amico will.i.am e dei suoi Black Eyed Peas. Nel secondo disco ecco i remix e le produzioni più recenti. Tra queste, l'attesissima ma non particolarmente esaltante Who's That Chick?, cantata da Rihanna, ma soprattutto brani che fanno venire la pelle d'oca come Freak, realizzato per Estelle & Kardinal Offishall, o il gelido Acapella di Kelis. In scaletta anche una sua versione di Revolver di Madonna (e qui poteva fare di meglio, diciamocelo), l'arcinoto mash-up tra Love Don't Let Me Go e Walking Away dei The Egg e un gradevolissimo rework di The World Is Mine. Il packaging include anche un libretto di 16 pagine. Solo un'osservazione: non sarà che il progetto puzzi un po' di autocelebrazione? E per questo viene spontaneo domandarsi: sarà un'impresa semplice quella di replicare lo straordinario successo di vendite del lavoro precedente o magari l'attivissimo David riuscirà a solo a destare l'interesse dei fan più sfegatati, quelli che magari il bel cofanetto se lo ritroveranno sotto l'alberello? Staremo a vedere. 

Dai blog