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Live-Non è la D'Urso, D'Urso e Luca Zaia in tandem: "Dove sono? Fare in fretta", va in onda la demolizione di Domenico Arcuri

Francesco Fredella
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Servono i vaccini. Serve far presto. La campagna vaccinale procede a rilento, ben al di sotto degli obiettivi e delle sbandierate aspettative. Un tema sul quale anche Libero, da tempo, insiste. Un tema di assoluta e drammatica attualità, di cui si parla anche a Live-Non è la D'Urso, dove le inchieste della domenica sera su Canale 5 proposte da Barbara D'Urso si occupano anche del siero. E nel mirino della conduttrice ci finisce anche il super-commissario a tutto, campagna vaccinale compresa, ovvero Domenico Arcuri. "Dove sono i vaccini?", chiede polemica la conduttrice. In Italia ci sono meno dosi e le Regioni vogliono far presto.

 

Al Live si collega anche Luca Zaia, il governatore del Veneto, in video dopo il vertice tra le regioni e il governo. Zaia parla anche della riunione con Palazzo Chigi (con Mariastella Gelmini e Roberto Speranza). “Chiediamo chiarezza”, dice Zaia. “Primo problema l’Ema ha autorizzato 3 vaccini, ma il contratto è secretato. Ha sbagliato l’Europa. Inghilterra e Israele hanno vaccinato quasi tutti. Se arriviamo tardi sui mercati non saremo Covid free”, rimarca il Doge. 

E la D’Urso a quel punto rincara la dose: “Quando ci vaccinate? Vogliamo i vaccini. Vogliamo vivere, lavorare”, conclude Carmelita. Ma chi farà i vaccini? In Italia solo i medici, ma in Inghilterra - dove sono stati immunizzati 17,5 milioni di abitanti - la somministrazione avviene anche grazie agli infermieri e personale para-sanitario. In Italia, adesso, poco più del 2% della popolazione ha ricevuto il vaccino.

 

Arcuri, insomma, nel mirino. E non solo in tv, ma anche nelle sacre stanze della politica. Il 30 aprile infatti scadrà lo stato d'emergenza dovuto alla pandemia. E per quanto sia piuttosto scontato il suo rinnovo, quella data potrebbe essere l'occasione per un cambio che potrebbe riguardare proprio Arcuri. Anche il suo mandato di commissario all'emergenza, infatti, scade contestualmente alla fine dell'emergenza stessa. E come detto, per quanto dovrebbe essere rinnovata, stando ad indiscrezioni di stampa potrebbe essere rinnovata insieme a un nuovo commissario, così come invocato a più riprese da Matteo Salvini (e non solo).

 

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