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Oggi è un altro giorno, il dramma privato di Manuela Villa: "Sono diventata obesa, non volevo più emettere un respiro"

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"Non volevo più emettere un respiro": Manuela Villa - ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno - ha parlato della perdità di suo padre, venuto a mancare a 61 anni più di 30 anni fa, e soprattutto del dolore provato in quel periodo. Parlando del rapporto col genitore, poi, ha raccontato: "Abbiamo spizzicato il tempo insieme, sognavo di mangiare la pizza con lui. Non c'è mai stata possibilità. Mi rasserenavo a casa, avendo una famiglia completa. Non mi sono mai sentita una sorellastra. Sono arrivata a essere obesa, dovevo compensare".

 

 

 

La Villa nel salotto della Bortone ha presentato anche il suo nuovo libro "L'Alimentatore", nel quale parla degli effetti che la mancanza di figure di riferimento può scatenare. La cantante ha parlato poi del momento in cui ha saputo la tragica notizia: "Dopo la sua morte comincio a cantare le sue canzoni. Era il mio compleanno, quando ho saputo che mio padre era morto, pensavo fosse uno scherzo. Esplosi in un pianto, ma nessuno sapeva perché".

 

 

 

Poi ha rivelato un episodio che le è rimasto impresso nella memoria, anche a distanza di anni: "Venne un uomo che mi diede un calice di spumante. Lo spumante più amaro della mia vita. Non volevo più emettere un respiro. Per riprendermi, ho ripreso i respiri di mio padre iniziando a interpretare i suoi duetti".

 

 

 

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