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Oggi è un altro giorno, Alex Britti irriconoscibile: com'è oggi, a 53 anni

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Alex Britti è lontano dal palco da un po' e a Oggi è un altro giorno, da Serena Bortone,  ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo 'Strade', un libro sulla sua vita con la chitarra in spalla. Ha parlato degli esordi, della famiglia, del rapporto con il figlio Edoardo e delle sue paure. Ha anche confessato di non prendere un aereo dal 1991.

 

 

 

 

 

 

 

Britti non ha mai frequentato il conservatorio, ha imparato a suonare ascoltando i dischi dopo aver appreso i primi rudimenti in parrocchia: "Don Franco mi ha cambiato la vita. Davano lezioni di chitarra in parrocchia. Ricordo ancora la sensazione delle corde che vibrano. Io suono a orecchio. Ho sempre sentito un appagamento dalla chitarra, ma non mi sento bravo. Ancora oggi sono sempre alla ricerca del suono giusto", ha raccontato.

 

 

Il cantante è andato via di casa molto presto per inseguire le sue attitudini: "I miei genitori erano un po' titubanti. Papà soffriva di un disturbo bipolare, ma in famiglia si percepivano semplici sbalzi di umore. Per tutti il suo era solo un caratteraccio, ma era quasi normale. Passava dei momenti in cui era simpatico e carismatico e poi l'altra faccia della medaglia. Essere figlio unico mi ha aiutato perché sapevo stare da solo. Sono andato a vivere da solo da adolescente perché era difficile spiegare che dovevo tornare tardi per suonare". Infine la sua paura di volare: "Da una trentina d'anni non prendo l'aereo, ho paura di volare. Dopo un po' di viaggi storti con attacchi di panico ho deciso di non prendere più aerei. Ho provato a lavorarci su, ma sono trent'anni che non volo e non ho mai visto l'America purtroppo". 

 

 

 

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