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Reazione a Catena, scandalo su Rai 1? Soldi, un pesantissimo sospetto

Francesco Fredella
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Cosa accade in Rai? Monta una protesta per Reazione a Catena, il programma della di Rai 1 condotto da Marco Liorni. Ci sono nuovi campioni, il trio degli Affiatati, che, lungo la puntata di sabato 3 settembre, ha fatto le scarpe a "I Tre allo Spiedo". Sicuramente tutto è stato realizzato grazie a un’Intesa vincente con 18 termini indovinati. Nel gioco dell’Ultima catena sono arrivati con un bottino di 124 mila euro, mica poco. Ma quando hanno finito la slot, arrivando a L’Ultima parola, hanno dovuto fare i conti con un montepremi molto basso: 969 euro. Secondo i telespettatori sono incappati in una ‘Catena’ infernale e per questo motivo hanno perso per strada migliaia di euro. Su Twitter, alla fine della trasmissione, non sono mancate polemiche e commenti.

 

Insomma, da 124 mila euro iniziali sono arrivati a 969 euro per poi dimezzarsi ancora di più: alla fine si sono ritrovati con 485 euro indovinando la parola ‘Minimo’. Ma sui social è montata una vera e propria protesta. “Collegamenti senza senso. Sinceramente mi ha stufato Reazione a Catena!”; “Per me finisce qui! Non mi diverte più”, scrivono due telespettatori. “Con 485 euro, gli autori non hanno ritenuto opportuno smentire”, dice un altro. “Catena impossibile comunque.. non si può ogni sera giocare per 400 euro (quando va bene)”, rimarca un telespettatore. E poi: “Almeno la soddisfazione di averla presa! Comunque parole a caso!”. C’è chi ha usato immagini molto forti e fuori luogo: “Autori? In galera!”; “Autori malinquenti!”; “Associazioni di parole che meritano l’attenzione della polizia giudiziaria”.

 

Secondo una parte del pubblico la Rai potrebbe aver voluto risparmiare (si tratta, ovviamente, solo di una opinione). “Lo posto per la terza volta, da quando sono usciti i Dammi il la ed i Monelli, con vincite regalate, la Rai non caccia più soldi”, scrive un telespettatore inviperito. “Alla Rai hanno finito i gettoni d’oro. Catena difficile e a volte assurda”; “Ma chi cavolo le scrive le catene. Ha battuto la testa… ci sono delle definizioni impossibili. Certo che la Rai sta risparmiando alla grande”; “Settimane fa erano catene da bambini dell’asilo. Adesso sono cervellotiche e molto forzate. Sarebbero gradite vie di mezzo”. E ancora: “Ora si legano sostantivi ad idiomi?”; “La spirale non è un tunnel. Cambiate gli autori”; “Tunnel mi sembra fatto apposta per togliere soldi”; “Ecco che gli autori deragliano ancora con blocco e spirale”.

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