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Non è l'Arena, raptus-Wanna Marchi: "Pazza mitomane", chi ricopre di insulti

Wanna Marchi

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Dopo l'uscita delle serie tv su Netflix Wanna, Vanna Marchi, ospite di Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, nella puntata del 9 ottobre, attacca la misteriosa Milva Magliano: "Appare e riappare nella serie", sottolinea Luca Telese. "Una pazza, una mitomane", ribatte Wanna Marchi. "Secondo voi, questa donna qui 300 milioni delle vecchie lire nella sua vita non li ha visti mai, se li poteva solo sognare la notte", sbotta.

 

 

Quindi, la figlia di Wanna Marchi, Stefania Nobile, aggiunge: "Nel momento in cui viene dichiarato il fallimento della nostra società fatturavamo 5-7 miliardi al mese. Nessun pazzo avrebbe fatto fallire una società così. Lavoravamo tutto il giorno, non ci concentravamo sulla parte amministrativa, purtroppo".  

Qui il dibattito con Wanna Marchi a Non è l'arena

 

 

A quel punto interviene Luca Telese che ricorda che "qualcuno bruciò il loro negozio". "Ci hanno anche sparato", aggiunge la Marchi. "Gli hanno fatto fare solo sei giorni di carcere". 

Il conduttore di In Onda poi puntato il dito contro le due tele-venditrici che per anni hanno riempito gli schermi delle tv private per poi finire in carcere per truffa. "Io sono contento che siano qui. La cosa che mi chiedo è come si possano truffare dei poveretti. Avete scelto di fare una banca dati per poi colpirli e alcuni mandarli in rovina. Gli avete preso anche 500mila euro". 

 

 

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